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  • Male, Maldive – Thulusdhoo, Maldive

  • 4 gradi di separazione

Le strade dell’isola sono in sabbia e a prima vista tutte così uguali da sentirsi in una specie di labirinto colorato. Le case da fuori non si vedono, sono nascoste da muri che ne corrono tutto incontro tenendo lontano sguardi indiscreti ma regalando allo stesso tempo un tocco di colore che rende tutto subito più allegro.

Thulusdoo è piccolina, in una decina di minuti la si percorre da parte a parte, ma c’è tutto quello che può servire: un parrucchiere, un centro estetico, una lavanderia, una sartoria, un paio di caffè e ristoranti, dei piccoli supermercati, una decina di guest house e la fabbrica della Coca Cola! Già, proprio vero: portano fin qui il famoso sciroppo magico e lo uniscono all’acqua di mare desalinizzata dell’isola dando vita alla famosa bevanda zuccherata.

L’isola è abbastanza piccola da rimanere una perla quasi incontaminata ma allo stesso tempo abbastanza abituata ai turisti da non incorrere in problemi di bikini. Ricordate i consigli di Vania sulle Maldive? La religione qui è mussulmana e non sempre è permesso far il bagno in costume, ma qui sono abbastanza tolleranti e tutti ti salutano con un grande sorriso per la strada anche se indossi una canottiera. Al solito sono arrivata tutta bardata: gonna lunga, foulard sulle spalle e capelli raccolti ma in un paio di giorni ho piano piano abbandonato quest’eccesso seppur non arrivando ad indossare pantaloncini corti.

Barca per Thulusdhoo

Ormai viaggiate con me da un po’ e dovreste sapere che per me muovermi al risparmio è fondamentale e così dopo difficili ricerche sul posto ho trovato l’orario del traghetto con cui raggiungere Thulusdhoo alla ricerca di Francesco, il fratello dell’amico di una mia amica. Lui non sa che sto arrivando ma sono abbastanza fiduciosa che lo troverò senza grossi problemi.

Così alle 14:00 sono puntualissima al molo di Malè per partire. Il viaggio dura circa 4 ore e il biglietto costa 55,00 rupie, circa 4,00 euro.

Durante l’attraversata passiamo accanto a diversi resort con le loro piccole casette sull’acqua e, se devo esser proprio sincera, non mi fanno per niente invidia. Quello che mi colpisce di più è uno con 50 bungalow e no, non è un numero tirato a caso, li ho proprio contati.

Questo complesso mi ricorda un po’ i palazzoni di Milano ma steso in orizzontale: certo, c’è un mare pazzesco ma davvero è così figo star in un posto uno sull’altro come in città spendendo un minimo di 200,00 euro a notte a testa? Mah. Poi probabilmente ci sono anche quelli più raccolti ed esclusivi (con prezzi nettamente diversi) ma questo è davvero senza senso per me.

 

Thulusdhoo guest house

Arrivo a Thulusdhoo che non so nemmeno bene dove andrò a dormire (e se troverò da dormire), ma forte del mio sacco a pelo, mi prendo il rischio dell’avventura. AirBnB non è arrivato fino qui e comunque Booking mi dice che dovrebbe esserci disponibilità un po’ ovunque seppur a prezzi sopra il mio budget così giro tutte le guest house alla ricerca di una buona offerta e la migliore la ricevo da Cokes Surf Shack: 45,00 euro a notte con colazione e piedi nella sabbia. Le camere qui sono praticamente tutte senza finestre e quelle che ci sono di solito danno su un muro, un po’ come in Sri Lanka.

Questa cosa della mancanza di finestre mi lascia scioccata quanto la presenza, al contrario, di enormi vetrate in Olanda che ti fanno seguire passo passo la vita degli abitanti della casa. Un mare meraviglioso e un sole quasi sempre splendente ma nessuna finestra da cui guardarlo o attraverso cui godere della luce. Di nuovo, mah.

Lo staff è delizioso, la camera bellissima e molto pulita. Sono stata fortunata, sono arrivata in un momento tranquillo e sono riuscita ad aver uno sconto. Poco dopo mi bussano alla porta invitandomi all’aperitivo a base di pizza e mi unisco ad una coppia di ragazzi italiani in vacanza. Poco dopo compare un bel ragazzone abbronzato tutto indaffarato “sei italiana anche tu? Piacere, Francesco” “ma tu sei il fratello di Simone?”. Mi guarda stupito, era stato più facile del previsto!

La guesthouse giusto davanti è, infatti, sua e di Giacomo e per quanto amassi la mia piccola stanza da Cokes, non c’era proprio paragone con quelle di Samura (Thulusdoo) e di Met (che invece è di Matteo, un altro ragazzo italiano). Sono due strutture in legno costruite in Indonesia e portate puoi qui arredate con un gusto e una raffinatezza che davvero, il solo entrare in una di quelle stanze ti fa venir voglia di farci l’amore e passarci la vita. Tra l’altro, sono tra le poche con le finestre!

Snorkeling e sandbanks

Nella parte nord dell’isola si estende una lingua di sabbia meravigliosa e, con la bassa marea, è possibile raggiungere anche quelle vicine (coralli permettendo!) per godere delle mille sfumature di blu che il mare delle Maldive regala ai suoi ospiti. Una mattina durante una passeggiata del tutto casuale con compagni del tutto casuali anche loro, mi sono trovata qui durante la bassa marea potendo godere di così tanti toni d’azzurro da non poter credere ai miei occhi. La mia testa continuava a ripetere “non è possibile” mentre i miei occhi rispondevano “oh si, credici invece”.

Anche fare snorkeling non delude: durante la bassa marea del mattino è possibile passeggiare tra i coralli nella parte ovest dell’isola e ritrovarsi con intorno piccoli squaletti e murene senza nemmeno bisogno di entrare in acqua. Di fronte a Samura, la guest house di Francesco e Giacomo, invece, ci sono un paio di scogli che fanno da casa a moltissimi pesci colorati dalle più svariate forme. Fatte attenzione alla corrente (io sono stata completamente trascinata via!) ma al di là di quello, maschera boccaglio e preparate la macchina fotografica!

Escursioni a Thulusdhoo

Delle escursioni che partono da qui ho fatto quella alla lingua di sabbia di Asdu. Il mare era un pochino agitato ma questo non ha fatto altro che render il viaggio in barca ancora più divertente: circa venti minuti e siamo approdati in questo vero e proprio paradiso in mezzo al mare dove i colori dell’acqua risaltavano con ancora più forza sulla sabbia bianca. Uno dei ragazzi della barca ci ha accompagnato a fare snorkeling e posso dire con tranquillità esser stato uno dei migliori nella mia vita fino ad oggi.

La barriera corallina scende profonda nel mare diventando casa e rifugio per migliaia di pesci: dai più colorati a quelli mimetici, da quelli solitari a quelli che si muovono in banchi. Ad un certo punto ci siamo ritrovati in uno formato da centinaio di pesciolini bianchi e neri, uno spettacolo pazzesco, tanto bello da farti prender dal nervoso quando ti accorgi che il tuo corpo non ce la fa più e devi per forza uscire dall’acqua.

Ristoranti a Thulusdhoo

Per mangiare a pranzo di solito compro della frutta nel supermercato locale, mentre per cena sono stata dai ragazzi italiani un paio di volte godendo di un’ottima pasta al pesto un giorno e all’aragosta un altro. Anche Touluse, uno dei ristoranti dell’isola si difende bene e abbiamo mangiato dell’ottimo pesce per circa 15,00 euro a persona compreso di bevande (ovviamente è impossibile trovare dell’alcol).

Insomma, quello che si cerca alle Maldive, qui lo trovate!

Avete presente quei momenti in cui vi sentite così entusiasti, orgogliosi e felice da raggiungere per un attimo la consapevolezza che la bellezza alla fin fine è una cosa semplice? Ecco, a me è successo proprio qui camminando verso il tramonto. A voi dove è successo?