Tante volte ci chiediamo come sarebbe il mondo se non ci fossero i cellulari che stanno distruggendo piano piano la nostra vita sociale ma anche personale mi sento di aggiungere.

Quando stiamo aspettando l’autobus e non sappiamo che fare, ecco che sfoderiamo il telefonino. Quando il nostro amico è in ritardo e dobbiamo far passare il tempo, di nuovo lui, il cellulare. Sembra davvero sia il nostro modo di riempire i buchi della nostra giornata con la vita di qualcun altro, con email anche fuori dall’orario di lavoro: insomma, in quell’aggeggio c’è sempre qualcosa di più interessante del mondo intorno a noi.

Se ci pensate è stano, in fondo là dentro altro non c’è che una rappresentazione, tante piccole fotografie di quella realtà, eppur ci sembra più bella e interessante. Forse sono i diversi punti di vista tutti concentrati insieme ad attirare così prepotentemente la nostra attenzione, chissà.

Fatto sta che se scegliete di viaggiare a Cuba tutto questo potete scordarvelo! Certo che ci sono i cellulari qui ma non essendoci connessione ad internet servono a ben poco, sempre che non siate grandi fan di Candy Crush o compagnia bella.

Per me che ho fatto di intenet e dei social media la mia vita nell’ultimo periodo è davvero strano e l’organizzazione del lavoro diventa fondamentale ma se posso dirlo mi piace molto ed è stato molto meno difficile di quanto potessi immaginare: niente crisi di astinenza ma solo un immenso senso di libertà.

Riscopri la bellezza di bene una birra con qualcuno senza distrarti o che questo si distragga per una notifica sullo schermo, le conversazioni a cena dove tutti sono attenti e godono ogni istante di ciò che ci sta accadendo intorno.

Per incontrarsi ci si da un appuntamento e si deve per forza esser puntuali o si rischia di non trovarsi ed è un casino. Bisogna usare di più la logica e le capacità di immaginazione e mi piace un sacco.

Una sera un amico mi ha accompagnata alla stazione dell’autobus per scoprire gli orari del giorno dopo e siamo stati sorpresi da un temporale fortissimo. Gli altri ci aspettavano al ristorante e lì, aspettando che spiovesse ci chiedevamo se ci avessero aspettato fuori facendo passar avanti gli altri, se fossero entrati per smangiucchiare qualcosa nell’attesa o se avessero proprio iniziato a mangiare.

Il temporale era lì, dovevano aver immaginato che eravamo rimasti bloccati da qualche parte stava solo a capire per quanto e decidere come comportarsi. Noi non avevamo nessuna certezza su di loro, loro su di noi ma andava bene così.

Quando si dice, spengo il telefono e vado in vacanza, ecco qui non serve nemmeno fare lo sforzo, tanto non c’è rete.

 

Qual è il tuo rapporto con il cellulare? Se dovessi ritrovarti senza social media e senza telefono come reagiresti?