carpa koi

Tutti noi hanno visto, a volte in acquario e più spesso in una semplice palla di vetro piena d’acqua, un cosiddetto “pesciolino rosso“. Qualcuno magari ha pensato che si trattasse di un pesce normale diventato rosso per la vergogna di trovarsi chiuso in uno spazio così piccolo. Ma non è proprio così. In realtà è una carpa koi un pesce che non è sempre rosso: può essere anche nero, bianco o una combinazione dei tre colori.

Ultimamente attraverso una serie di incroci selettivi sono stati prodotti anche esemplari con forme del corpo diverse, occhi a palla, o pinne con particolari configurazioni. Se allevato in condizioni ottimali può raggiungere la stupefacente dimensione di 30 cm (la grandezza media di una scarpa di un uomo adulto!).

Ne esistono diverse varianti con colori che possono andare dal bianco al nero, dal rosso all’ arancione, dal giallo al blu e perfino al color crema.

Se allevata in ottime condizioni può superare il metro di lunghezza. La più pesante mai registrata pensava oltre 40 chili (come un bambino di prima media) e fu soprannominata “Big Girl” (Grande Ragazza).

A differenza del pesce rosso la carpa koi ha i cosiddetti “barbigli” ovvero una specie di baffetti accanto alla bocca. La sua pinna dorsale è interamente attaccata al corpo, mentre quella del pesce rosso ne è separata verso la coda.

carpa koi

Carpa koi: un pesciolino venuto dall’Asia

Molti hanno anche pensato che quelli che si trovano all’interno di fontane e laghetti sono realtà dei pesci rossi. E anche questo non è proprio esatto. In realtà si tratta in questo caso di “carpa koi” (detta anche carpa giapponese). Essa deriva davvero da un pesciolino “normale” ( la carpa comune) che ha cambiato colore non per essere alla moda, ma perché è stata appositamente addomesticata dall’uomo in questa variante di colore per essere utilizzata a scopo decorativo in stagni e laghetti.

All’inizio era stata addomesticata in Asia, più di 1500 anni fa, per essere usata come cibo, vista la sua facile adattabilità all’acqua fredda. Notando poi la naturale mutazione del colore di alcuni esemplari, e facendone una selezione, i cinesi crearono le specie che conosciamo adesso, utilizzate per ornare le fontane dei giardini già dai tempi dei romani.

carpa koi

Carpa koi: il pesce più vecchio al mondo

Può sembrare incredibile ma questi pesciolini, di solito usati per scopi decorativi o per limitare le zanzare all’interno di laghetti e fontane, sono molto intelligenti e si può anche insegnare loro a fare semplici azioni come, per esempio, suonare un campanello per ricevere del cibo.

Questi pesciolini detengono anche un’incredibile record: il pesce vivente più vecchio mai registrato era una carpa koi.

Nato nel 1751, si chiamava Hanako (che significa “ragazza di fiori” in giapponese) e scomparve nel 1977 quando aveva la bellezza di 226 anni… più dello Stato Italiano!

Lo sapevi che il pesce vivente più vecchio al mondo mai registrato era una carpa koi? Se ti è piaciuta questo racconto, ne puoi leggere altri sul mio blog Tototravel.it.