Due anni fa, durante uno dei primi passaggi presi con BlaBlaCar, scoprii dell’esistenza di un biglietto aereo con cui fare il giro del mondo. Da allora il mio pensiero fisso è stato quello: prendermi il tempo per spalancare gli occhi al nuovo, tendere le orecchie alle storie, accarezzare trame nuove e assaggiare cose sconosciute.

Se il perchè l’ho sempre saputo, giorno dopo giorno si è fatto sempre più chiaro anche il come, il quando e con chi. A una settimana dalla partenza le cose da fare sono ancora così tante che continuo a perdermi in una spirale di documenti da consegnare, valigie da organizzare, itinerari da preparare e amici da salutare.

come…

Quando parti è importante avere una vaga idea di dove si vuole andare e l’assoluta consapevolezza che la bellezza arriverà da quegli attimi che non saremo stati in grado di programmare, la sorpresa.

Per me questo viaggio non è uno svago, né un periodo di pausa o un anno sabbatico: è un investimento. Un investimento su me stessa come persona e come professionista. Lavoro da molti anni, ho messo da parte un piccolo gruzzoletto ma di sicuro non posso permettermi un anno senza far nulla, al di là del fatto che probabilmente mi annoierei.

Qualche anno fa arrivai in una spiaggia meravigliosa nelle Isole Azzorre: da un lato la falesia si alzava altissima ricca di vegetazione, dall’altro lato l’oceano. Era tutto così terribilmente bello che mi sentivo incompleta a non aver accanto nessuno con cui goderne: è proprio vero che la felicità è autentica solo quando condivisa, ecco perchè il blog.

Oggi sono qui pronta a partire e a condividere le scoperte, le curiosità, gli itinerari con voi che avrete la voglia di leggermi e raccontarmi allo stesso tempo le vostre di esperienze, opinioni e consigli. Vorrei non fosse il mio viaggio ma, in un certo senso, il nostro.

quando…

Prima di esser inghiottita nella spirale della routine, rende l’idea? Un giorno mi sono guardata attorno e mi sono resa conto che come ogni mattina sarei andata nello stesso bar e avrei preso la stessa spremuta con cornetto che avrei mangiato mentre aspettavo si accendesse il computer. La giornata sarebbe trascorsa come quella precedente e avrei guardato il mondo da dietro il vetro della finestra accanto alla scrivania. Basta. Avevo bisogno di cambiare prima di spegnermi.

Ho compiuto 30 anni, non ho nemmeno la lontana ipotesi di un compagno, ancora più remota è quella di avere un bambino ma ho la consapevolezza della donna che sono: sono sicura di me stessa e mi amo molto, alle volte in modo incosciente e stupido, ma molto.

Tre anni fa mentre tornavo dal lavoro sono stata investita da un’auto e ho realizzato ancora di più quanto ogni secondo sia prezioso e che non vorrò mai esser spettatrice della mia vita sperando in un domani più interessante. Certo ci sono i sacrifici, i momenti difficili ma sono molto più leggeri se si ha davanti un obbiettivo.

con chi…

Viaggio da sola ormai da tanti anni, la prima volta è stata a 17 anni per andare a passare le vacanze in Sardegna. Da allora trascorro le mie estati fuori dall’Italia reinventandomi in mille lavori diversi: si perchè ogni volta è come iniziare una vita nuova in cui scopri una parte di te che non conoscevi.

Proprio queste esperienze mi hanno insegnato che quando viaggi da sola, paradossalmente sei più in compagnia che quando sei con i tuoi amici. Questo perchè ti apri al mondo: chiacchieri con il barista, con il tassista, con alla ragazza del negozio di fiori all’angolo e ognuno di loro regalerà un pezzettino nuovo alla tua esperienza.

Ok, questa volta è un po’ al limite, ma cosa vi aspettavate dopo lo stop di due anni dopo esser entrata in agenzia? Due anni senza le mie “nuove vite” e l’aria iniziava a mancare nonostante l’amore profondo che mi lega al mio lavoro. Ero account executive in un’agenzia di eventi e comunicazione a Milano: continuo profondamente innamorata dell’effimero mondo della comunicazione e del suo potere leggero, ma è arrivato il momento di andar a ricaricare la mia creatività.

 

Se non ho paura? Certo che ne ho, molta anche per dir la verità, ma è proprio questa il più forte motore che mi spinge a trattenere il fiato e fare questo passo nel vuoto.

Un giorno tornerò, torno sempre a casa ed è una delle parti che preferisco di un viaggio.