Giro del mondo: la valigia
Fare una valigia per un anno intorno al mondo è abbastanza complesso, soprattutto se affronterete climi diversi.
Personalmente mi sono organizzata con una grande valigia che lascio nella città di arrivo e partenza con tutto quello che non mi serve (ad esempio maglioni e scarponi se sono alle Maldive) e uno zaino che invece porto sempre con me e rientra come bagaglio a mano una volta svuotato del superfluo. In questo modo ogni tappa sarà affrontata con lo zaino, mentre la valigia/armadio rimarrà ferma. Non sono mai stata una tipa da zaino ma questa volta non ho proprio scelta, al di là del fatto che, ad esempio in Africa mi è successo che fossero obbligatorie borse morbide per volare sui piccoli aerei locali.
Come valigia ho un trolley enorme (ma davvero enorme!) di Oakley da 115l che mi permette di stivare con ordine tutte le mie cose, mentre come zaino mi sono affidata a Thule. E’ un modello femminile di media grandezza, 70l (turchese!): il prezzo è importante ma decisamente non è una cosa su cui risparmiare contando che me lo porterò sulla schiena per un anno intero!
La tecnologia da viaggio
Dal punto di vista della tecnologia che ho scelto per il mio giro del mondo, i miei compagni di viaggio sono due smartphone (perché non si sa mai che uno cada e sia fuori uso per qualche giorno o me lo rubino): Huawei Mate 9, che è quasi come un minitablet e mi permette di inviare email e pubblicare sul blog e Huawei P9, decisamente più compatto.
La cosa fondamentale quando si sceglie il telefono da portar in viaggio è la fotocamera: se è di bassa qualità, lo saranno anche i vostri ricordi e nell’era dello sharing volete dirmi che volete rischiare foto fuori fuoco e poco luminose?! Entrambi hanno la fotocamera sviluppata in collaborazione con Leica e garantiscono altissime performance, personalizzazioni (addirittura in termini di ISO e regolazione del diaframma) e filtri.
Altra cosa vitale è la durata della batteria e credo proprio questi due modelli vantino le migliori performace al momento sul mercato: tra navigatore e fotocamera la batteria si scarica che è un piacere, meglio esser preparati! In ogni caso un bel powerbank da mettere in valigia è di vitale importanza così come un adattatore universale e uno per l’accendisigari!
Per le riprese e le foto subacque (perché non so voi ma io ai Caraibi, Maldive e compagnia bella ci vado) ho deciso di affidarmi alla videocamera di Decathlon. Un mio amico video amatore ci lavora e mi ha garantito che le prestazioni sono di poco lontane a una GoPro ma con un prezzo che è meno della metà. Nasce subacquea senza bisogno di case fino a 1m di profondità e direi che per il mio snorkeling è più che sufficiente.
Per lavorare (già perché se non stessi lavorando questo post non potreste mai leggerlo!) mi sono portata il Matebook Pro, il tablet ibrido di Huawei con tanto di tastiera nella cover. E’ abbastanza potente da permettermi di montar video o disegnare grafiche, ma allo stesso tempo è piccolo e compatto come un tablet. Ricordate lo zaino di poco fa? Ecco, so che ora capite ancora meglio la mia scelta!
Infine, ho con me il Fit Watch (sempre di Huawei che si parla perfettamente con gli altri dispositivi) che tiene traccia delle mie scarpinate in montagna.
Fare il giro del mondo è il sogno di molti, io l’ho fatto e in questi quattro articoli racchiudo i miei 10 consigli per organizzarlo. Ho dimenticato qualcosa? Scrivilo nei commenti!
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