Sette mesi e tutto va bene, la strada verso casa diventa sempre più breve… si fa per dire. Ripenso a quando sono partita, alla barra di scorrimento sul sito che racconta a che punto del viaggio mi trovo, a quel 5% così inquietante. Oggi siamo a più della metà del viaggio ed è così strano come sembra che tutto questo altro non sia che una lunga strada verso casa.

Durante questi mesi ho conosciuto tante persone in viaggio che non ci pensano proprio di tornare mentre per me non c’è nulla di più bello che pensare che tra poco tornerò a casa con gli occhi pieni di nuove immagini, le tasche piene di conchiglie, i piedi ricchi di passi e le braccia che hanno stretto così tante preziose persone in tutto il mondo.

Stati visitati

Di cosa puoi far a meno?

Di un hotel. Che può suonare in po’ inquietante e zingaro insieme ma durante questo viaggio ho imparato che con una macchina comoda vista stelle un letto può anche non esserci per qualche giorno. Non nego il piacere intenso di rituffarsi puoi dentro lenzuola leggere che profumano di pulito ma è anche questo il bello: smetter di dar le cose più semplici per scontate per poterle poi apprezzare per davvero.

Cosa non ti manca?

La folla. Ormai a Milano ne ero abituata e assuefatta insieme, soprattutto quelle mattine che prendevo il treno o la metro per andare al lavoro. Persone, persone ovunque, persone che non si guardano in faccia, che non si scambiano il buongiorno, che parlano rumorose al telefono o con la vicina di sedile. Il ritmo di questa massa di persone in movimento: veloce, in ritardo, incessante. Grazie ma lasciatemi pure persa tra i canyon.

Cosa ti manca?

Posso essere spiccia? La ceretta. Mai lo avrei pensato, mai! Uno strumento di inutile tortura femminile che ormai rimpiango da più di un mese e non perchè da queste parti non ci sia, ma perchè costa una follia! Quanto? Beh, quella all’inquine in Malesia e Australia è sui 35 dollari, Nuova Zelanda e Stati Uniti attiviamo anche a 45 dollari, follia pura. A Como la pago 8,00 euro, a Milano 12,00 euro. Sono fiduciosa sul Sud America, speriamo bene!

Cosa ho imparato?

A combattere il jetlag anche se non voglio dirlo troppo forte e non sono proprio sicurissima questo non dipenda più dal mio continuo cambiamento che ha mandato talmente in confusione il mio povero corpo al punto che questo mi ha mandato a quel Paese dimenticandosi ufficialmente dell’orologio e andando più “a sentimento” su quando dormire e quando rimaner desta.

Le tre cose che ricorderai per sempre…

Le Waitomo Caves in Nuova Zelanda: grotte con vermetti fluorescenti che penzolano dal soffitto il tutto condito da un’esperienza davvero ricca di adrenalina per visitarle. Ad oggi una delle cose più belle fatte in tutta la mia vita.

La bellezza delle sfumature colorate dell’Antilope Canyon negli Stati Uniti: quando ne vedevo le foto pensavo ci fosse un sacco di foto ritocco ma una volta lì mi sono resa conto che in realtà è proprio bello così naturalmente.

Le Reve, lo spettacolo di acqua, luci e ombre che sono andata a vedere a Las Vegas. Mi ha ricordato quanto amo il mio lavoro di organizzatrice di eventi e di quanto sia davvero possibile creare la magia.

Chi è Nicky oggi?

Nicky oggi è una ragazza che pensa spesso a casa e che si rende conto oggi più che mai che non è mai scappata da nulla, che l’amore per i viaggi è una cosa che fa parte di lei ma non come via di fuga ma è una curiosità genuina di conoscere sempre di più.

Ogni mese il punto della situazione per tenere una traccia di cosa succede per vedere insieme cosa cambia e cosa invece rimane uguale in un viaggio così lungo e intenso. Pronti?