La cucina del Trentino Alto Adige è condizionata dalla storia e dalla posizione geografica della regione: per secoli è appartenuta alla Contea del Tirolo, ma ha subito anche la forte influenza austriaca.
Gli ingredienti che caratterizzano la cucina trentina sono tre: speck, i formaggi e le mele.
Cucina trentina: piatti tipici
I canederli rappresentano un piatto molto antico che consentiva nella cucina povera di un tempo il riciclo del cibo avanzato. I canederli sono una specie di gnocchi giganti, palline dal diametro di circa 4-6 cm. L’impasto è composto da pane raffermo, latte, uova, speck, prezzemolo e farina. All’interno del canederlo può essere posto anche un cubetto di formaggio. Possono essere serviti in brodo oppure con il burro fuso. Quando vengono serviti “asciutti”, solitamente si accompagnano a spezzatino o gulash, crauti e cicoria selvatica.
Gli Spätzle, termine del dialetto svevo che significa “passerotti”, sono degli gnocchetti dalla forma irregolare tipici non solo del Trentino Alto Adige, ma anche della Germania meridionale, dell’Alsazia e della Svizzera. Sono fatti di farina, uova e acqua e possono essere arricchiti anche con delle verdure o delle spezie e conditi in tanti modi. Esistono diverse varianti.
Spätzle agli spinaci, di colore verde ed è spesso più facile trovare questo genere di spätzle in commercio invece che la variante bianca; spätzle di grano saraceno, una versione più rustica per la quale viene utilizzata una parte di farina di grano saraceno nell’impasto; spätzle con la birra, per i quali al posto dell’acqua si utilizza la birra nell’impasto.
Il condimento più comune per gli Spätzle è a base di burro fuso e erba cipollina, ma ci sono anche altre spätzle con pancetta e grana, spätzle con la panna e spätzle vegetariani.
Il Tortel di patate è un piatto tipico della tradizione trentina. In Val di Non in particolare, ma anche nel resto del Trentino Alto Adige, ogni ristorante, osteria o trattoria lo ha in menù. È un piatto semplice e molto gustoso, si fa solo con pasta di patate crude grattugiate, un po’ di sale e olio e si accompagna di solito ai formaggi affumicati e alla Mortadella affumicata, da non confondere con la mortadella bolognese!
La polenta carbonera è il piatto trentino per eccellenza che entra anche nella cucina veronese e del Lago di Garda. La materia prima utilizzata è il mais di Storo, tipicità della Valle del Chiese, ma derivato dal marano Vicentino. Una mescolanza di regioni, Veneto e Trentino Alto Adige, nato dall’esigenza delle persone più povere, principalmente contadini, di utilizzare gli scarti dei formaggi, facendoli sciogliere nella polenta calda.
Cucina trentina: dolci tipici
Lo strudel di mele è il dolce tipico, la bandiera della cucina trentina. È un dolce antichissimo. La sua prima apparizione pare risalga addirittura al VIII secolo a.C. con gli Assiri e in Grecia dal III secolo a.C.
La storia vuole che la ricetta dello strudel sia stata ripresa da quella del dolce Baklava, gustato al tempo di Solimano il Magnifico nell’impero ottomano. Nel tempo lo strudel è diventato il dolce che conosciamo oggi, con l’aggiunta di mele provenienti solo dal Trentino, terra tra l’altro ricca di mele, uvetta, cannella e pinoli.
Altro dolce tipico è lo Zelten nome che ha origine dal termine tedesco selten che significa “raramente”, che probabilmente indica l’occasione speciale della sua preparazione, che avviene per lo più nel periodo natalizio. Fatto di farina, uova, burro, zucchero e lievito con aggiunta di frutta secca quale noci, fichi secchi, mandorle, pinoli e uva sultanina. Lo zelten nasce come dolce invernale ma va assaggiato anche in estate, è ormai un simbolo della pasticceria trentina!
Conosci la storia della ricetta dello strudel?
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