Tartaruga marina

La tartaruga marina non è solo un animale bello ed affascinante, da sempre protagonista di detti e fiabe . La tartaruga è proprio un animale straordinario! Vediamo perché…

Innanzitutto le tartarughe sono sulla terra da oltre 150 milioni di anni e questo le colloca tra gli animali più vecchi mai esistiti al mondo, se consideriamo, per esempio, che i dinosauri si sono estinti tutti  “solo” 65 milioni di anni fa.

Possono arrivare a pesare fino a 900 kg: come una piccola utilitaria! La tartaruga liuto infatti può raggiungere questo peso record e ben 2 m di lunghezza (come un letto matrimoniale).

Possono trattenere il fiato per davvero tanto tanto tempo: sino a cinque ore, praticamente la durata di una mattinata a scuola! Anche se mediamente le loro immersioni per nutrirsi durano solo pochi minuti.

Tartarughe marine appena nate

Le tartarughe marine: grandi viaggiatrici fin dalla nascita

Le tartarughe marine amano viaggiare! Alcuni esemplari di tartarughe marine (come la tartaruga liuto), infatti, viaggiano per quasi 20.000 km ogni anno: praticamente mezzo giro della terra, e tutto a nuoto, con le loro belle zampette snelle e fluidodinamiche.

Quando però si tratta di deporre le uova, ritornano “dove le porta il cuore”, alle origini, cioè sulla stessa spiaggia dove sono nate. Le loro uova sembrano palline da ping-pong! Le tartarughe marine possono depositarne fino a 150 e lo fanno ogni 2 o 3 anni.  Dopo un paio di mesi delle minuscole tartarughine romperanno il guscio grazie ad un apposito dentino da uovo (che scomparirà nel giro di due mesi) e ne usciranno.

Fin dai primi momenti di vita le tartarughe marine, istintivamente, trovano la direzione giusta e cercano di raggiungere il mare. Quindi, mi raccomando: se troverete queste strane palline nella sabbia non giocateci!

Le tartarughe, come molti altri rettili, nascono maschi o femmine a seconda della temperatura ambientale nel momento in cui vengono alla luce. Se farà caldo ci saranno più femminucce, viceversa più maschietti.

Tartaruga marina

Le tartarughe marine: la loro lotta per la sopravvivenza

Uno su 1000 ce la fa” cantava Gianni Morandi un bel po’ di anni or sono, e questa frase si adatterebbe perfettamente alle piccole tartarughe. Solo una di loro su circa un migliaio riesce a sopravvivere dopo la lunga traversata della spiaggia, affollata dai predatori che vogliono un facile pasto, e l’attraversamento del primo tratto di mare, altrettanto pericoloso.

I piccoli appena nati per riuscire a sopravvivere, una volta raggiunta l’acqua, continuano a nuotare per ventiquattr’ore filate!

I maschi delle tartarughe, poi, sono dei veri e propri “marinai“… e per tutta la vita! Non dovendo deporre le uova, infatti, non ritornano mai più sulla terraferma.

Anche le tartarughe piangono. Hanno infatti delle ghiandole che le aiutano a liberare dal sale eccessivo i loro occhi. Quindi se le vedete lacrimare state pure tranquilli, non sono tristi stanno solo facendo le pulizie di primavera.

L’ultima cosa che rende le tartarughe marine straordinarie è che sono proprio adorabili! Ed è anche per questo che dobbiamo cercare di salvaguardarle. Ad esempio, capita spesso che ingeriscano per errore delle buste di plastica scambiandole per cibo, con conseguenti danni gravissimi per la loro salute, o peggio.

Basta poco da parte nostra per fare davvero molto per queste creature meravigliose e per l’ambiente che ci circonda.

 

Lo sapevi che anche le tartarughe marine “piangono“? Se ti è piaciuta questo racconto, ne puoi leggere altri sul mio blog Tototravel.it.