Crescita della popolazione, sviluppo economico, cambiamento delle abitudini di consumo, sviluppo tecnologico, aumento degli standard di vita della popolazione. Sono tutti elementi che descrivono l’aspetto positivo del progresso di un paese, ma che inevitabilmente generano un aumento nella produzione dei rifiuti. E tutto ciò è la sintesi di ciò che sta succedendo negli ultimi anni in Perù.
Problema rifiuti in Perù
L’effetto ancor più negativo si ritrova nella difficoltà di attivare un’adeguata gestione dei rifiuti prodotti, soprattutto nell’ambito dei rifiuti urbani. Si stima che quasi il 20 % di questi rifiuti non sia gestito in modo appropriato, perché finisce nell’ambiente senza alcun trattamento, soprattutto nei fiumi e nelle coste. Ancora troppo ridotte sono le quantità di rifiuti raccolti che vengono o trasferiti in discarica in modo appropriato o recuperati e/o riciclati.
Per cercare di arginare questo problema è stato predisposto un programma nazionale per la raccolta differenziata dei rifiuti che, oltre a migliorare la situazione di partenza, ha contribuito a generare nuovi posti di lavoro nelle attività di riciclo e recupero dei rifiuti, dove si stima che circa l’80 % degli addetti di questo settore in espansione sia rappresentato da donne. Grazie anche al supporto di diversi consulenti europei, sono stati avviati numerosi progetti ambientali che mirano ad altrettanti obiettivi. Oltre a studiare le possibilità di ridurre le emissioni di gas serra nel settore dei rifiuti solidi, l’obiettivo principale è migliorare il benessere di tutti coloro che si occupano del riciclo dei rifiuti, che spesso sono costretti a lavorare in condizioni non ottimali.
Un esempio fra tutti i progetti realizzati lo si trova nell’ex deposito di rifiuti noto come La Cucaracha, che è stato trasformato in una discarica modello con il sostegno della Banca Mondiale. Grazie alla tecnologia per sfruttare i gas prodotti dalla decomposizione dei rifiuti, l’impianto di trattamento cattura i gas e facilita il loro utilizzo nella produzione di energia elettrica o gas naturale per il carburante di veicoli.
Energia rinnovabile in Perù
È proprio il settore energetico l’altra sfida ambientale del Perù. Anche qui troviamo un’impronta “europea”, che con molta probabilità agevolerà la crescita soprattutto in tema di investimenti per le fonti rinnovabili. Idroelettrico ed eolico al momento sono i settori più diffusi. La domanda di energia in Perù è proiettata a crescere al dieci per cento l’anno, spinta principalmente dalla crescita industriale. La perdita di risorse petrolifere e gas è una preoccupazione importante e ha contribuito alla crescita degli investimenti in energia rinnovabile.
Dal 2015, a seguito dell’emanazione e attuazione di uno specifico decreto, è iniziata l’installazione massiva di impianti fotovoltaici che dovranno servire circa 500.000 famiglie, soprattutto nelle zone più povere del Perù. I sistemi saranno installati nelle regioni settentrionali, centrali e meridionali del paese e i servizi elettrici saranno forniti a domicilio, scuole e centri sanitari per un periodo di 15 anni.
Saranno sufficienti gli aiuti europei e i numerosi progetti in corso a dare un’impronta significativa per il futuro ambientale del Perù? Tu cosa ne pensi? Lascia la tua opinione nei commenti qui di seguito!
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