Gli animali di montagna che popolano le montagne del Trentino non sono sempre facili da incontrare, al contrario, vivono liberi tra boschi e vallate verdi.
Ma quali sono? Scopriamolo insieme!
L’aquila reale, il corvo imperiale, il gufo, il picchio e il fringuello
Non solo il vecchio continente (l’Africa) può vantarsi di avere tra i propri animali caratteristici un membro della famiglia reale. Tutti conoscono, infatti, il re della foresta: il leone. Ma in pochi sanno che esiste anche la ” regina dell’aria“: l'”Aquila Reale“, appunto.
Questo splendido rapace è presente in Europa ed abita in maniera stanziale (quindi fissa) le montagne del Trentino Alto Adige. Con la sua apertura alare che raggiunge il metro e venti, le massicce zampe e la sua sagoma inconfondibile, non può non essere il membro più importante dei numerosi animali che popolano queste rigogliose aree Alpine.
Per non parlare, poi, della strabiliante velocità che l’aquila reale raggiunge, non solo in volo orizzontale (ben 130 km/h, come il limite massimo in autostrada) ma soprattutto quando si lancia in picchiata per catturare una preda. Seconda solo al falco pellegrino, in questa circostanza la maestosa “regina del cielo“ raggiunge una velocità di 320 km orari!!!
Restando nell’ambito dei volatili, le montagne trentine sono ricchissime di corvi imperiali, che si distinguono per loro colore nero in tutto e per tutto: piume, becco e zampette. Meno comuni ma comunque numerosi ci sono poi gufi, picchi e fringuelli.
La marmotta e lo scoiattolo
Sulla terra invece troviamo numerose marmotte, simpaticissimi roditori spesso rappresentati eretti sulle zampe posteriori e con l’espressione curiosa. Sono anche conosciute per il loro chiassoso fischio che emettono proprio come allarme per avvisare i propri simili, ad esempio, della presenza nei paraggi di un’aquila reale.
Un altro roditore, anch’esso della famiglia sciuridae, presente sulle montagne trentine è lo scoiattolo, sebbene quest’ultimo, al contrario della sua cuginetta marmotta, si sia ormai abituato a vivere anche all’interno dei parchi cittadini.
Il camoscio, il capriolo e il cervo
Vi sono poi altri animali tipici delle Alpi: Camosci, Caprioli e Cervi.
I camosci sono una specie di capre (ed infatti appartengono alla sottofamiglia dei caprini) con delle doti straordinarie di arrampicatori.
I cervi e caprioli, invece, entrambi appartenenti alla famiglia dei cervidi, vengono spesso confusi tra loro. In realtà sono molto diversi.
Il cervo, per esempio, è decisamente più grosso così come sono più grandi e complessi i suoi palchi, che vengono comunemente ma erroneamente definiti corna. Le corna sono quelle di solito presenti su Caprini e Bovini, i palchi, invece, sono tipici dei cervidi, ramificati e rinnovati periodicamente.
Il capriolo si distingue anche per il cosiddetto “specchio anale“, una distintiva area di pelo chiaro sul posteriore.
La volpe, il tasso e il martore
Tra i numerosi abitanti di queste splendide aree verdi alcuni sono più difficili da incontrare perché notturni, come ad esempio le simpaticissime volpi e gli strani tassi e martore, piccoli mammiferi carnivori appartenenti alla famiglia dei mustelidi (come il furetto, la puzzola, la donnola e così via).
Il marasso
In un ambiente così ricco di fauna ci si aspetterebbe anche di rischiare l’incontro con qualche animale molto pericoloso, ma per fortuna in questo campo il Trentino non ha nulla a che vedere con l’Africa, anzi.
Nessuno degli animali del luogo è mortale, anche se il Marasso (una vipera) è decisamente velenoso ed è ovviamente consigliato, a titolo precauzionale, consultare sempre il medico qualora si venisse morsi da un qualsiasi rettile o insetto.
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