Royal Selangon
Dopo pranzo andiamo a visitare la Royal Selangon, una fabbrica di oggetti in acciaio, e proprio questa è stata una delle cose che mi è piaciuta di più! Una deliziosa ragazza ci guida prima all’interno della mostra che racconta la storia dell’azienda e del suo fondatore tramite fotografie, documenti ed oggetti poi si entra nel cuore della vera e propria produzione. Non so se lo sapevate, ma le prime monete arrivavano come parte di un rametto di metallo a simularne le foglie e le si staccava secondo la necessità, poi questo veniva fuso e ricominciava il suo ciclo di vita. Oppure era possibile pagare con dei piccoli animali l’acciaio, più erano grandi e pesanti, più alto ne era il valore e di conseguenza la cifra con cui si stava pagando.
Nel laboratorio è possibile vedere tutti i processi di lavorazione del metallo per levigarlo e lucidarlo fino al risultato finale, nonché è possibile provare a decorare a colpi di martello una piccola tazza. Inutile dirvi che ho combinato un disastro perché come per ogni cosa, sembra facile vista da fuori ed è solo quando ci si prova che ci si rende conto non esser proprio così.
La Royal Selangon è famosa principalmente per due oggetti: una teiera e i boccali per la birra o il vino. Se le teiere si differenziano prettamente solo per la lavorazione del metallo e la finitura che viene data, i boccali esistono di diverse dimensioni, con diversi tipi di decori ma soprattutto con particolari trattamenti per mantenere bassa la temperatura del liquido all’interno. Non fossero costati così tanto (il boccale più basico ed economico era intorno ai 50,00 euro) e non fossero stati così pesanti almeno uno me lo sarei portata a casa: volete metter il piacere nelle notti d’estate di svegliarvi e trovare l’acqua sul comodino ancora fresca?
Batu Caves
È la volta delle grotte di Batu Caves, appena fuori città e davvero qualcosa di impressionante: la grande scalinata conduce al tempio nel cuore della montagna e a presidiarla un’enorme statua dorata del dio della guerra Murugan.
La salita ammetto essere abbastanza impegnativa ma una volta arrivati nella grotta, basta volgere lo sguardo tutto intorno per dimenticarsene. Non è la prima volta che provo una sensazione di così profonda venerazione nei confronti della natura da parte del popolo induista, come se proprio questi luoghi così impattanti dal punto di vista naturalistico abbiano in passato messo in ginocchio chi vi si è trovato a passarci al punto da farne un luogo di preghiera.
Qui una volta l’anno si tiene un festival, Thaipusam, tra i più suggestivi e pittoreschi che raccoglie induisti provenienti da tutta l’Asia per rendere omaggio a Murugan e scontare le proprie pene trafiggendo il corpo con piercing, frecce, … o ancorando con degli ami dei piccoli pesi alla pelle del corpo.
Insomma, un’esperienza per forti di stomaco.
Palazzo presidenziale a Kuala Lumpur
Sulla strada del ritorno in città ci fermiamo al cancello del palazzo del presidente, enorme che protegge un giardino altrettanto grande ad all’ingresso due guardie immobili a presidiarlo. Un po’ come le guardie inglesi, solo con cappelli meno importanti.
Guan Di
La nostra ultima tappa è al tempio cinese di Guan Di, una vera e propria meraviglia con i suoi tetti a punta rossi, gli incensi e gli ideogrammi tutto intorno. Si sviluppa su due piani e la sua posizione dominante rispetto alla città restituisce un bel panorama tutto intorno. Davanti all’ingresso animali in plastica a grandezza naturale ci riportano a quel gusto meravigliosamente esagerato, quasi pacchiano, che avevo già avuto modo di ammirare in Cina.
Sri Maha Mariamman
Sulla strada del ritorno passiamo davanti al Tempio di Sri Maha Mariamman che con la tua piramide di statuine colorate mi trascina direttamente ai giorni trascorsi in India muovendosi con il tuk-tuk e visitandone almeno un paio ogni giorno. Non sembra molto grande ma non c’è nulla da fare, sono sempre meravigliosamente affascinanti.
Una giornata davvero intensa iniziata alle 9:30 e conclusasi alle 18:30 ma che mi ha permesso di avere un rapido sguardo alla città e ammirarne le cose più caratteristiche, così da decidere poi in autonomia dove andare per approfondire meglio e non perdermi anche i dettagli più significativi. Insomma, se avete poco tempo, con un tour come questo lo ottimizzerete al meglio.
Giornata di esplorazione di una delle città più attive e moderne asiatiche. Ci sei stato? Com’è andata? Raccontacelo nei commenti!
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