Quante volte l’ho sentito dire: “se mangi italiano all’estero sei un cretino, devi mangiare locale”. Molto vero, soprattutto per chi fa una settimana o massimo due di vacanza.
Per chi viaggia per lunghi periodi lontano da parmigiano, caffè, gnocchi, polenta, zeppole, … Sa cosa si prova quando il nostro palato viene deliziato da una semplice ma meravigliosa carbonara. Un piatto da noi si fa al volo quando si torna la sera dall’ufficio, ma che all’estero ha il sapore di casa, il pensiero a tua mamma che ci mette la panna ma lei può tutto, la soddisfazione di riconoscere il sapore del pecorino.
Oppure vogliamo parlare di un piatto di risotto alla milanese, livello extreme, con un nell’ossobuco. La croccantezza della tostatura con il soffritto, il brodo di pollo, la crema che lega i chicchi data dalla mantecatura finale, la mano pesante col grana. Magari pure una fettina di pane per far la scarpetta con quel ben di Dio.
Che poi il pane. Il pane con l’olio d’oliva, quello che profuma così tanto che appena lo stappi è come se ti colpisse con uno schiaffo. Ti ricordi in un secondo quando da piccola giocavi nel giardino dell’ospedale a Malcesine dove il papà faceva fisioterapia, tra gli uliveti raccogliendo quello che rimaneva a terra della raccolta.
La mozzarella, la burrata con il latte vero che esce quando la tagli con la forchetta dopo non aver resistito e aver messo un filo d’olio. Il piacere sulla lingua di quello che ci rende famosi nel mondo e schizzinosi nei confronti di quelle cose gommose che ci spacciano con lo stesso nome all’estero.
Altro must è il tiramisù fatto con il caffè vero e per quanto normalmente non lo beva, sentirne il sapore mi fa sentire abbracciata da un conosciuto sapore di casa. I savoiardi, il mascarpone, le scaglie di cioccolato e tutta la dolcezza della mia cara Italia.
Che poi una cosa va detta: nei ristoranti italiani all’estero si mangia sempre bene. Non potrei nominare un singolo ristorante in nessuna parte del mondo dove non sono uscita felice (e spennata).
Da parte mia, grazie italiani all’estero per dar ristoro a noi viaggiatori nostalgici e per sedurre con la nostra cultura del cibo il resto del mondo.
Se anche tu, come me, ami mangiare nei ristoranti italiani all’estero lascia qui sotto il tuo commento e raccontaci a cosa non puoi rinunciare della cucina italiana in viaggio
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