Natale è il momento più bello dell’anno, ovunque tu sia. Si respira aria di magia per strada, le case sono illuminate, le famiglie si riuniscono e i bambini attendono speranzosi Babbo Natale e il momento in cui si scartano i regali.
Natale è l’odore di prelibatezze, è l’albero tutto ben addobbato, è la tombola ed è il panettone. Ma è così in tutto il mondo?
Natale in Sudafrica
In Sudafrica sicuramente non trascorrerai il classico Natale a cui sei abituato. Qui il Natale cade in piena estate e si festeggia in spiaggia. Durante la notte della Vigilia ha luogo una fiaccolata e tutti insieme aspettano il giorno di Natale tra canti e balli locali. È usanza tipica di diversi paesi africani lasciare la porta della propria casa aperta per far sentire tutti i benvenuti e regalare cibo in abbondanza come augurio di prosperità.
Natale in Giappone
Mentre per noi il giorno di Natale vuol dire anche (e soprattutto) scuole chiuse e vacanze, in Giappone il Natale è un giorno come un altro: i bambini vanno a scuola e i genitori vanno a lavorare. Durante questa giornata, gli innamorati ne approfittano per scambiarsi doni e tenerezze e per la cena i giapponesi hanno una usanza molto particolare: andare a mangiare il pollo fritto al KFC, il fast food americano.
Natale nelle Filippine
Le Filippine, l’unico Paese asiatico a maggioranza cristiana, la magia del Natale si sente tantissimo. Si iniziano ad intonare canti natalizi già da settembre e dal 16 Dicembre si va alla cosiddetta Misa de Gallo, così chiamata perchè si svolge alle 4 del mattino. Le case e le strade di tutte le città sono piene di decorazioni, la più importante e bella si chiama Parol, simboleggia la stella che ha guidato i Re Magi ed è affissa alle finestre di tutte le case.
Natale in Austria
Quando si pensa al Natale, di norma, la prima cosa che viene in mente è un gentile vecchietto paffutello che porta regali a grandi e piccini, a buoni e cattivi. In Austria invece vaga per la città il mostruoso Krampus, un diavolo con catene e bacchette che spaventa i bambini e punisce chi non è stato buono durante l’anno.
Natale in Colombia
In Colombia la magia del Natale è amplificata l’8 dicembre dalla accensione delle candele in onore della Vergine Maria e dell’Immacolata Concezione. Durante il Día de las velitas, così chiamato nella sua lingua originale, vengono illuminate intere città in tutto il Paese.
Natale in Galles
Le tradizioni natalizie di questo Paese sono così strane che stanno cadendo in disuso. È (o almeno era) usanza avvolgersi in un lenzuolo con un teschio di cavallo in testa e bussare alle porte di tutte le case del villaggio.
Chi va in giro così vestito viene chiamato Mari Lwyd, che significa “giumenta grigia”. A differenza di quanto può sembrare dalle sue sembianze, questa maschera è considerata di buon augurio quindi è opportuno offrirgli almeno una piccola mancia o un bicchiere di glaster (un bicchiere d’acqua e latte) se viene a farti visita.
Natale in Svezia
Tra le figure leggendarie del Natale scandinavo c’è la Yule Goat, una capra gigante costituita in paglia, con grossa corna e nastri rossi. La più grande viene costruita a Gävle, in Svezia.
È circa 13 metri e tradizione vuole che la popolazione dopo averla costruita, deve riuscire a bruciarla.
Natale in Portogallo
In Portogallo adorano le offerte e per Natale sfruttano il pacchetto 2 in 1 e festeggiano il Natale e tutti morti in una sola giornata.
In occasione del cenone natalizio, si rispettano le tradizioni della cosiddetta consoda e si apparecchia anche per i defunti con l’augurio che questi portino tanta fortuna e prosperità per tutto l’anno.
Natale in Venezuela
In Venezuela il modo di festeggiare il Natale è molto simile al nostro.
Grandi cenoni, Santa Messa e scrivi di regali. la particolarità di questo paese, visibile soprattutto nella capitale, è il mezzo di trasporto per muoversi durante quelle giornate: i pattini a rotelle.
Caracas e tante altre città vengono chiuse al traffico per agevolare gli spostamenti con questo mezzo alquanto insolito.
Natale in Venezuela
I bambini a Dicembre imparano la storia di Gesù Bambino a scuola e poi fanno la classica recita natalizia dove impersonificano Maria, San Giuseppe, il bue, l’asinello e gli altri vari personaggi.
Dopo la chiusura della scuola, il 24 pomeriggio, tutti i bambini si riuniscono, bussano a tutte porte del Paese e chiedono di poter entrare. Di solito, si apparecchia un tavolo intorno al quale i bambini si accomodano e narrano la storia del Natale. A fine racconto è usanza regalare qualche monetina a tutti.
Le classifiche ci piacciono sempre un sacco e ci aiutano a destreggiarci tra milioni di informazioni per scegliere meglio cosa fare, cosa mangiare e dove andare. Signore e signori qui le nostre classifiche, sentitevi liberi di aggiungere nei commenti tutto ciò che non abbiamo nominato ma secondo voi degno di nota.
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