Che cos’è lo storytelling? Tanti degli addetti ai lavori non ne possono più di questa parola, negli ultimi anni tanto usata quanto abusata ma, che lo vogliamo o meno, sono le storie a creare un collegamento emotivo con il nostro lettore.

Le storie sono ovunque, di qualunque natura e le persone ne sono spesso protagoniste anche se stiamo parlando di brand e aziende (in fondo, non sono forse le aziende fatte da persone?). Non credo proprio sia un caso che le piccole finestre sui mondi social si chiamino “stories”, voi si?

Negli ultimi anni ci siamo abituati a cercare sempre più spesso online consigli su cosa comprare, dove andare in vacanza, quale parrucchiere scegliere, (…) fidandoci delle opinioni di persone “normali”, persone con cui ci identifichiamo o che vediamo come ispirazione, ed è proprio la loro esperienza a far la differenza.

Un blog di viaggio racconta tante piccole esperienze nelle quali il filo conduttore è il narratore: se ci piace come si pone, se sposiamo i suoi valori, se ci rivediamo nelle sue scelte ci fideremo di lui per le nostre prossime partenze.

Come ci raccontiamo definisce chi siamo agli occhi degli altri per questo motivo è importantissimo scegliere lo stile narrativo che meglio ci rappresenta (Scrittura? Immagine? Disegno? Fumetto? Audio?), essere fedeli e coerenti ai valori che sposiamo e ci rappresentano.

Vediamo insieme un buon esempio di storytelling: il caso Widiba, siamo in uno dei settori probabilmente più difficili e complicati: quello bancario.

Storytelling: il caso Widiba

Widiba è una banca online italiana che debutta sul mercato nel 2014 dopo un processo di creazione del tutto innovativo plasmato letteralmente intorno alle idee e ai desideri dei suoi futuri clienti.

Widiba sta per WIse (saggio), DIalogue (dialogo), Banking (bancario), nome scelto online da una community di 115.000 persone e proprio intorno a questo dialogo continuo tra chi la banca “la fa” e chi la banca la “usa” che anno dopo anno cresce e si evolve.

Con la piattaforma di gamification Say&Play raccoglie oltre 5000 idee e di queste 3500 negli anni si sono trasformate in realtà attraverso prodotti e servizi offerti alla clientela.

Le persone hanno voglia di partecipare, di dire la loro e sono una fonte preziosissima di stimoli che Widiba ha saggiamente raccolto per offrire qualcosa che le persone davvero desiderano (e questo succedeva nel lontano 2013).

Raccontare una banca, soprattutto se nuova e digitale, non è semplice: parlare di conti correnti, di calcolo del mutuo online, o di consulenza finanziaria può risultare noioso o addirittura creare distanza.

Wibida sceglie una modalità diversa di raccontarsi, lo fa attraverso la voce dei suoi clienti e dipendenti non parlando più di pacchetti bancari ma di come Marco (ovviamente nome di fantasia) ha potuto, ad esempio, risparmiare sulle spese di gestione del suo conto online e godersi con quei soldi un weekend a Barcellona con la fidanzata.

Cronaca Pop di Widiba: le storie delle persone dentro la banca

Widiba ha da sempre puntato sulle persone, su esigenze reali, su idee coraggiose e innovative e proprio intorno a questi valori ruota lo storytelling adottato dall’azienda che oggi si scopre nella sua natura più intima nelle pagine di un libro “Cronaca Pop di Widiba”.

Un viaggio cronologico tra gli anni, che ci racconta che cosa è successo nella vita di Widiba ma anche di chi ogni giorno quell’azienda la vive, ci lavora e la costruisce.

C’è chi ha avuto dei figli, chi ha cambiato casa, chi ha affrontato la paura di parlare in pubblico durante la convention aziendale, chi ha incontrato l’amore della sua vita e chi, ancora, ha preso decisioni lavorative importanti per il proprio futuro.

Ognuno di noi ha una vita che scorre parallela a quella professionale: spesso vanno in armonia, alle volte si scontrano, altre si allontano mettendoci di fronte a delle scelte, a sfide, a decisioni ma non sono mai imprescindibili.

Se quindi si influenzano inevitabilmente, perché non raccontarlo? Widiba ha scelto di investire in umanità raccontandosi negli intenti, nei valori, nelle prospettive creando un rapporto empatico e di fiducia fondamentali in un prodotto importante e delicato come può essere quello bancario.

Oggi che un servizio bancario sia vantaggioso, affidabile, personalizzabile sono requisiti imprescindibili, ciò che fa la differenza è il dialogo continuo (fatto soprattutto di ascolto), la velocità di evoluzione in linea con i flussi e le necessità moderne nonchè una forte parte umana.

Widiba è nata su questi concetti e attraverso questo libro ha trovato un canale in più per raccontarsi e stabilendo quel collegamento emotivo con le persone che la porterà ancora più lontano.

L’idea in più: coinvolgere gli esterni

A fine marzo sono stata invitata nella coloratissima (wow!) sede Widiba per il lancio del libro Cronoca Pop senza anticiparmi come si sarebbe svolto il tutto.

Arrivata lì ho incontrato altre anime del web che hanno fatto del raccontare storie (dello storytelling di cui parlavamo prima) il proprio lavoro: eravamo tutti lì riuniti per fare la nostra piccola parte in questo grande progetto di Widiba.

Prima di quel giorno mi era stata posta dall’organizzazione solo una domanda: quale avvenimento importante ha cambiato la tua vita dal 2013 ad oggi?

La mia risposta non poteva che essere il dicembre 2016 quando partii per il giro del mondo dando una bella svolta alla mia vita personale e professionale. Pochi mesi prima nello stesso anno Widiba festeggiava il premio per la miglior Customer Experience a livello mondiale insignito da Efma. Ovviamente non lo sapevo ma questo link creato con la mia storia personale mi ha fatto pensare a quanto questi collegamenti siano potenti strumenti di comunicazione.

Dopo un primo momento di storie intrecciate siamo stati divisi in squadre e ogni gruppo aveva il compito di creare una pagina di racconto partendo e chiudendo con due frasi date. Noi ci siamo immaginati una fuga dall’ufficio per godere delle giornate lunghe a bordo di una bicicletta sotto i grattacieli di City Life a Milano. Non così lontana dalla realtà visto che il mio ufficio negli ultimi mesi è stato proprio lì.

Così, un po’ come i giochi che si facevano da piccoli disegnando un pezzettino di foglio per poi passarlo piegato ad un altro perché continuasse dalle linee che si intravedevano dal bordo, anche qui le storie appena create sono state messe insieme dando vita all’ultimo capitolo di Cronaca Pop di Widiba, stampato al momento ed inserito nella copia del libro che ci è stato consegnato a fine serata. L’ultimo capitolo di questo libro ed il primo del prossimo, visto con gli occhi di chi ogni giorno racconta la propria storia e quella di coloro che incrocia sul proprio cammino. Quanto amo queste cose. Un vero e proprio esempio di storytelling questo di Widiba!

La coerenza del messaggio

Fare storytelling non è facile come può sembrare, perché quello che funziona per qualcuno potrebbe non sortire gli stessi risultati per qualcun altro, fondamentali però sono le tre “C”: coerenza, correttezza e continuità. Per queste ragioni le storytelling di Widiba è così interessante.

Widiba è nata dalle persone e con le persone, proprio queste fanno la differenza nei prodotti e servizi proposti, naturale è che siano proprio loro a raccontare come vivono la banca clienti o dipendenti che siano.

Coerente è che questo impegno all’ascolto li abbia portati a vincere il premio come miglior Customer Experience a livello mondiale.

Coerente è l’idea di raccogliere sei anni di storie in un libro a più voci così da esplorarne angoli e prospettive anche molto diverse dello stesso soggetto.

Coerente è scriverne l’ultimo capitolo insieme dopo un viaggio nella storia della banca online italiana con chi fino a quel momento vedeva la sua vita correre molto lontano dalla sede milanese.

Tutti abbiamo storie da raccontare, stili diversi con cui farlo e quello che ci insegna l’esempio di Widiba è di puntare sui nostri punti forti, sui nostri valori sempre con coerenza comunicativa e creando connessioni, una dialogo con le persone a cui ci rivolgiamo: il bello dei social è proprio lo scambio, approfittiamo di tanta ricchezza condivisa.

Non è sempre semplice trovare il proprio linguaggio, spesso ci lasciamo influenzare dalle mode e non c’è nulla di più sbagliato. Tu come hai trovato il tuo stile? Raccontacelo qui sotto!