Thanh Hoa – My An
Giorno 3
43 km
grado di difficoltà : medio
Terzo giorno in Vietnam e come ormai succede ogni mattina la sveglia suona ma la ritardo e la ritardo che alla fine anche oggi sono le 6:00 che mi metto in strada.
Il cielo è arancione e l’aria quasi fresca del Vietnam mi regalano la gioia della libertà che stamattina sento più forte che mai in sella alla mia piccola Ferrari.
Nb. I tempi di percorrenza indicati nelle mappe sono relativi al percorso in automobile. Per avere un’idea di quanto ci metterete in bicicletta calcolate circa 15km ogni ora, decisamente piú realistico!
La strada
Diciamo ufficialmente addio al problema polvere e salutiamo a feste le distese di campi che fiancheggiano la strada per questi 40km.
La superficie è perfettamente asfaltata e scorre che è una meraviglia sotto le ruote “veloci” della mia bici. Il primo tratto è addirittura senza ponti (evviva!) Ma dura poco e seppur meno, sono più impegnativi di quelli del giorno precedente: più alti e più lunghi, il peggiore proprio all’ingresso della città, da affrontare con nelle gambe tutti i km della giornata.
Il paesaggio
La bellezza: distese a perdita d’occhio di campi colorati dove la natura e il lavoro umano danno il loro meglio. Grano, sesamo e fiori di loto: giallo, verde e rosa.
Grandi fiumi sono gli unici ad aver il coraggio di interrompere il ritmo dei campi vietnamiti, che poi puntuali riprendono sull’altra sponda. La gente continua a guardarmi incuriosita: non incontro un volto causasico da tre giorni, ci credo che mi guardano tutti.
Dove dormire
Mi fermo all’hotel My An all’ingresso della città subito dopo l’ultimo pesantissimo ponte: fa caldo e quest’ultima salita mi ha distrutta al punto che quando in lontananza vedo un secondo ponte, faccio dietro front e decido che questo andrà benissimo.
È enorme e con un grande scritta “restaurant” sopra il primo blocco della struttura, promette bene, alla reception mi salutano addirittura con un “good morning” anche se comunque poi non andiamo oltre, difficile trovare qualcuno che parli inglese da questa parti in Vietnam. 240 VNT e ho la mia camera con l’aria condizionata che mai come ora mi sembra vitale.
Al solito ho la sensazione di esser l’unica ospite dell’albergo, sensazione che diventa sempre più intensa man mano che salgo le scale e tutti i piani sembrano un po’ troppo “casalinghi“.
Cosa vedere My An
La cittadina è la più grande incontrata finora e si sviluppa su tre lingue di terra divise da due fiumi (con i relativi amatissimi ponti).
C’è un bellissimo e coloratissimo tempio chiuso e abbandonato, o per lo meno così sembra una volta arrivati vicini.
Lungo le strade una grande varietà di cibo, super consigliata quella che è un incrocio tra una piadina è un pane carasau ma al sesamo accompagnato dal mio ormai immancabile succo di mango fresco.
Itinerario di 5 giorni in bicicletta dalla capitale del Vietnam fino a quella della Cambogia.
Hai fatto il mio stesso giro? Aggiungi nei commenti cosa ti è piaciuto di più o se hai qualche consiglio che vuoi condividere!
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