In viaggio in Islanda
L’Islanda raccontata da Il Filo di Nicky
L’Islanda è uno dei Paesi più belli a livello naturalistico d’Europa. Territori sconfinati di pura e selvaggia natura dai colori intensi sia in inverno che in estate per due esperienze completamente diverse.
Una delle esperienze più indimenticabili che l’Islanda mi ha regalato è stato poter star immersa nelle terme naturali con una meravigliosa aurora boreale a danzare sopra la mia testa. Verde e rosa tra decine di stelle cadenti in un meraviglioso silenzio.
Ma ancora ghiacciai, cascate, vulcani, spiagge di diamanti, scogliere e distese infinite di neve che rendono il paesaggio irreale e quasi magico.
Tra elfi e leggende, l’Islanda è un luogo magico a tutti gli effetti.
Cartina: Islanda
L’Italia con i suoi 302 072,84 km² di estensione è, per la sua posizione strategica, collocata tra mare Adriatico, mar Tirreno, mar Ligure, Mar Ionio e Mar Mediterraneo, uno degli Stati europei più influenti a livello commerciale.
Collocata nella parte meridionale dell’Europa, ha per secoli rappresentato uno snodo importante per i traffici commerciali dall’Oriente e le importazioni ed esportazioni a livello mondiale. Infatti, mentre Il confine settentrionale è delimitato da Stati quali Francia, Svizzera, Austria e Slovenia, la parte restante del territorio è circondata da mari.
La sua forma di governo attuale, quella di Repubblica parlamentare democratica, è frutto di secoli di lotte e garantisce alla popolazione italiana, costituita da 60, 5 milioni di abitanti, una partecipazione condivisa alla vita politica del Paese, di cui si fa garante la Costituzione italiana, coi suoi principi.
Capitale dell’Islanda
Reykjavik è la capitale dell’Islanda. Si trova nella parte sud-ovest del paese, dove assieme alle aree circostanti, ospita oltre i due terzi della popolazione.
Nonostante sia una cittadina molto piccola, è il centro più abitato di tutta la nazione.
Territorio islandese
Il territorio islandese è di tipo vulcanico, ricco di ghiacciai, distese di lava e aree geotermali. L’Islanda è un isola nordica situata nella parte settentrionale dell’oceano Atlantico. È uno degli stati meno popolati al mondo: conta poco meno di 350.000 abitanti su una superficie di 103.000 kmq.
Maestose cascate e vasti altopiani fanno sono il leit motiv della morfologia di questo stato, ma non solo. I fiordi si snodano lungo tutto il perimetro dell’isola, mostrandosi come un’unica cornice drammatica e sensuale allo stesso tempo.
Ci sono circa trenta vulcani attivi al momento, ma l’attività vulcanica più visibile in Islanda è data senza al con dubbio dal fumo caldo dovute al vapore acqueo delle sorgenti termali e dei geyser.
Come se non bastasse, a 50km da Reykjavik si trova Thingvellir, una pianura dove è chiaramente visibile la falda tettonica della dorsale medio-atlantica che divide l’America dall’Europa.
Economia islandese
L’Islanda si è fatta riconoscere per essersi rialzata in maniera virtuosa dalla crisi economica che nel 2008 ha visto mettere in ginocchio diversi paesi nel mondo.
Data la bellezza e tutto ciò che ha da offrire questa isola, il turismo è una delle fonti di profitto più rilevanti dell’economia islandese. Quasi due milioni di turisti l’anno arrivano su questa terra che stabilmente ospita poco più di 300.000 abitanti, attirati dal fascino dell’aurora boreale, dai paesaggi sorprendenti e da una cultura diversa da qualsiasi altra. Ma anche le risorse date dalle numerose aree geotermali permettono la generazione di energia idroelettrica e il riscaldamento delle abitazioni di pressoché tutta la nazione. Quindi funziona basandosi quasi solo su energie rinnovabili.
Un ulteriore settore che ha avuto e ha tutt’ora un peso determinante dal punto di vista finanziario per l’Islanda è la pesca, in particola delle balene. In quest’ultimo caso specifico, nonostante sia andata sempre più calando nel corso dei decenni, la loro caccia resta ancora motivo di sostentamento e fattore culturale di questo paese.
Inoltre l’Islanda nel 2018 è stato il primo paese al mondo a dichiarare tramite legge la parità di stipendio fra i uomini e donne, dimostrando ancora una volta la chiara direzione verso l’uguaglianza e la stabilità sociale.
Popolazione islandese
La popolazione islandese ha origine per lo più da immigrazioni e colonizzazioni da altri paesi nordico-gaelici in epoca vichinga. Oggi l’Islanda ha una propria cultura e identità, nonostante la presenza di molteplici seppur piccole comunità straniere, prima fra tutte quella polacca.
L’alfabeto islandese corrisponde a quello latino, con l’aggiunta di alcune lettere uniche nel loro genere che rendono misteriosa e difficile la lingua locale.
Riguardo alla religione, la Costituzione islandese garantisce la libertà di culto ma la religione più seguita in assoluto si rifà al Luteranesimo. A seguire Cristianesimo e movimenti Neopagani. Una significativa fetta di popolazione invece si dichiara fermamente atea.
Storia dell’Islanda
I primi insediamenti in Islanda hanno visto come protagonisti norvegesi costretti all’esilio per i tumulti politici e bellicosi della propria patria. Quello che si può considerare il primo vero abitante islandese è infatti il norvegese Ingólfur Arnarson che intorno all’870 d.C. diede il nome alla capitale Reykjavik, che significa “baia fumosa” per via dei fumi geotermali e dei getti di vapore acqueo presenti in tutta la zona.
Inoltre nel 930 d.C., circa a 50 km da Reykjavik nella pianura di Thingvellir, prende vita quello che è considerato il primo parlamento d’Europa e per alcuni, non avendo date certe degli altri continenti, del mondo: Althing. In questo luogo così favorevole alla compravendita, ai riti e alle unioni in matrimonio, venivano indette vere e proprie assemblee con poteri legislativi.
Questa indipendenza è durata fino a quando l’isola non è passata sotto il regno di Svezia, e in un secondo momento quello della Danimarca.
Col tempo recuperarono le proprie autonomie, ma solo dopo durante la seconda guerra mondiale, dopo l’invasione tedesca e l’occupazione anglo-americana, tramite plebiscito l’Islanda si stacca dalla Danimarca, diventando indipendente e sempre a Thingvellir viene proclamata repubblica il 17 giugno 1944.
Turismo islandese
Il turismo in Islanda è andato in crescendo da fin dopo la crisi finanziaria del 2008. Oggi questa isola dell’oceano Atlantico è tra le dieci mete più in voga. Non è difficile chiedersi il perché dato che si tratta di un luogo dove la natura in tutta la sua bellezza e forza la fa da padrona.
Le fortissime onde dell’oceano, gli altipiani dai colori così vividi, le fumare che escono dal terreno, le spiagge nere, le innumerevoli cascate e altro ancora, rendono questa nazione un luogo quasi alieno rispetto a un mondo pieno di comodità e costruzioni su misura per l’uomo.
Sicuramente è in estate che l’Islanda raggiunge il picco massimo di turismo, cioè quando il clima e le temperature rende più agevole l’esplorazione di questi posti incantati. Ma anche in mesi più freddi e scuri non mancano le visite: se in estate è possibile avere molte più ore di luce per girare on-the-road in bici, auto o camper l’isola che regala sempre arcobaleni e colori mozzafiato anche a mezzanotte, è nei mesi freddi che il tripudio di aurore boreali si stagliano su un cielo che quando è chiaro mostra anche le stelle che non avevamo mai visto.
Oltre a ciò, il turismo islandese abbraccia molto bene il concetto di “green” con tutti i tour che offre sul piano naturalistico, come ad esempio whale-watching, bird-watching, kayak, horse-riding, hiking e molto altro ancora. Non mancano i musei di ogni genere e il vivo interesse per tutto ciò che concerne l’arte nelle sue più diverse sfaccettature.
Sport islandese
Lo sport è una parte fondamentale della cultura islandese, essendo gran parte della popolazione attiva in svariate discipline. La Glíma è lo sport nazionale, si tratta di una forma di lotta a mani libere che ha avuto origine in epoca medievale. È uno sport che si basa su lealtà, rispetto e sicurezza per i compagni di allenamento.
Ma l’Islanda è stata riscoperta di recente sul piano sportivo soprattutto per le grandi competizioni di calcio. Nel 2016 riesce a qualificarsi al campionato europeo di calcio UEFA per la prima volta, arrivando fino ai quarti di finale. Poi nel 2018 la nazionale islandese giunge, ancora una volta per la prima volta nella storia, a competere nella Coppa del Mondo FIFA in Russia con le più grandi del calcio mondiale.
L’Islanda è presente anche nel basket, canottaggio oceanico, arrampicata su roccia e ghiaccio, e ovviamente in tutti gli sport invernali. L’escursionismo e le immersioni restano comunque le attività preferite dal grande pubblico.