taxi in india

Partiamo dal principio che appena arrivati in India verremo fregati e prendere un taxi in India è difficile come in qualsiasi altra parte del mondo del resto. È il prezzo dell’inesperienza e va pagato. In ogni caso cerchiamo di limitare i danni il più possibile perchè non è mai bello sentirci fregati.

Ora, superata questa cosa possiamo iniziare con i suggerimenti pratici.

Uber in India

Il servizio tanto odiato dai taxisti italiani, è attivo e perfettamente funzionante anche in India. Un po’ meno caratteristico ed esotico di un tuk-tuk ma sicuro sia dal punto di vista dell’affidabilità dell’autista che del prezzo che verrà calcolato direttamente dal gps e il pagamento avverrà in modo sicuro tramite carta di credito.

Visita il sito ufficiale ma maggiori info e il link dove scaricare la app.

  • è un servizio internazionale e può esser usato in moltissimi Paesi

  • è sicuro e affidabile

  • diverse categorie di vetture: da quelle condivise, al lusso fino ai mini-van

  • non sempre internet è disponibile per fare la prenotazione

  • se non si ha una sim nazionale potrebbe essere costoso chiamare l’autista per definire il punto d’incontro in luoghi affollati come gli aeroporti

Pre-paied taxi in India

Sono dei taxi con tariffe fisse calcolate a chilometraggio e non a tempo, il che può esser un bene o un male. Se avete modo di dar un’occhiata al percorso che dovete fare su Google Maps, rendetevi conto del livello di traffico e della tratta da percorrere.

Se è orario di punta, il pre-payed potrebbe esser un’ottima idea, così se rimarrete imbottigliati non vi verranno i sudori freddi guardando il tassametro scorrere.

  • le tariffe sono definite e certificate e viene rilasciata la relativa ricevuta

  • nelle ore di punta permette di risparmiare qualcosina

  • le tariffe sono mediamente più alte rispetto a quelle a tempo

  • non puoi scegliere il veicolo su cui viaggiare né il taxista

Taxi in India

Funzionano esattamente come i nostri: tassametro acceso e più passa il tempo più si paga.

In generale se è possibile sempre meglio dar un’occhiata al tragitto suggerito da Google Maps così da chiedere al taxista di prendere quella strada e aver un’idea del tempo di percorrenza evitando così che questo allunghi il percorso solo per far salir il prezzo finale.

Mi raccomando insistete perché accenda il tassametro o cambiate taxista!

  • il prezzo della corsa è sempre sotto controllo

  • sono confortevoli e disponibili per lunghe tratte anche con bagagli

  • tendono a non accendere il tassametro

  • potrebbero allungare il percorso per far salir il prezzo

Tuk-Tuk (India)

Per brevi tratte in città sono il mezzo ideale: sfondo ideale per le foto di rito e più economico rispetto ad un taxi standard ma più costoso di Uber.

Ho visto anche dieci persone in un unico tuk-tuk ma in generale, il numero ideale per viaggiarci è tre.

Concordate il prezzo prima di partire e preparate la vostra miglior faccia sotto shock: ci sarà da contrattare. Mediamente il prezzo corretto è poco più della metà di quanto ci viene richiesto anche se ogni tanto qualcuno esagera sapendo che ormai noi europei usiamo questa tecnica. Anche in questo caso preparatevi a farvi fregare almeno una volta, poi vi farete un’idea del prezzo corretto. In fondo, siamo in India, male che vada ci rimetteremo un paio di euro.

Si possono anche noleggiare: se volete sapere come me la sono cavata alla guida per le strade di Chennai cliccate qui.

  • rapido e caratteristico

  • economico

  • stress da contrattazione dietro l’angolo

  • spostamenti brevi

Il taxista “amico”

Da evitare come la peste. È quello che in aeroporto ti viene incontro con un gran sorriso dicendoti solo “taxi taxi” e ti prende il carrellino con le valigie. Questi sono un po’ come quelli che fuori dalla Stazione Centrale di Milano abbordano poveri turisti sprovveduti e sparano loro 25,00 euro per far un paio di km e sono pure abusivi.

Li si incontra soprattutto in aeroporto  o nella grandi stazioni, appunto, dove ci sono i turisti appena arrivati e ancora sprovveduti. Molto meglio affidarsi a qualcuno con un tassametro o che possa fornirci una ricevuta come i pre-paied taxi.

  • ti fregherà sicuramente

  • non ha un tassametro

  • potrebbe non aver nemmeno la licenza

Quello del taxi per me è sempre uno stress senza precedenti, fortuna che con Uber ho messo fine a questo problema in quasi tutti i Paesi che ho visitato.

Tu in India come ti sei mosso? Com’è andata?