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Balangan, Bali – Kuta, Bali
1 grado di separazione
Kuta è la città della vita notturna, dello shopping e delle feste. Vale un giro per recuperare tutto quello di cui potreste avere bisogno e che probabilmente non troverete nei negozi locali sparsi nell’isola.
Sembra questa città non piaccia a nessuno ma chissà come mai ci finiscono sempre tutti. Ad esempio io ci sono arrivata per incontrare la mia amica Denise che è qui in vacanza con il fidanzato. La mia prima amica di sempre che incontro da quando sono partita, ora mi toccherà aspettare agosto per abbracciare invece Cristina.
Quanto mi mancano le mie amiche! Tra qualche giorno ci sarà il saggio di burlesque e io non sarò con loro, nè sul palco nè a strappar i biglietti come avevo promesso, sono una pessima persona, manco proprio nel giorno in cui soprattutto una di loro avrebbe bisogno di me. Fortuna che sono nelle abili mani di Lisa anche se questo non fa si che mi dispiaccia meno. Fortuna anche che ne incontro sempre di nuove, seppur mi accompagnino in periodi molto brevi.
Comunque, parlavamo di Kuta, la città del caos, dei ristoranti, delle discoteche e del traffico. Ebbene si, oltre al traffico per salir il Monte Batou, c’è anche quello che avvolge la città dell’aeroporto e la rende soffocante quanto Milano sa essere all’ora di punta. Non oso immaginare come possa essere qui ad agosto, quando aerei carichi di turisti si riversano sull’isola. A chi mi dice che vorrebbe visitare Bali quest’estate mi sento caldamente di sconsigliarla: se è così incasinata ora che è maggio, figuriamoci in alta stagione.
Prendo una stanza al Gemini Hotel in pieno centro, dietro allo Sky Garden, una delle discoteche più grandi della città. La stanza è grandissima, pulita, con wifi, piscina e colazione per la modica cifra di 14,00 euro a notte.
Nella stradina davanti all’hotel una serie di centri massaggi offrono i loro servizi per molto meno di quelli sulla strada principale e affido la mia schiena stanca alle mani di Jane, una ragazza di 17 anni per circa cinque euro. La sento massaggiarmi la schiena e non posso far a meno che pensare che oggi le è andata bene, nessuno vecchio australiano viscido e panzone. Fanno schifo a me quando li incontro nei locali e stanno a distanza, chissà com’è per lei che ci deve appoggiare le mani e driblare avanche di bassa lega.
Sulla strada principale che porta nella città ci sono diversi outlet di grandi brand specializzati in abbigliamento da surf o comunque dal sapore di mare e di serate al tramonto sui pattini a Venice Beach. Se siete fan di questo stile, potrete sbizzarrirvi e far un bel cambio di armadio tra costumi, felpe, vestitini, t-shirt e sandali marchiati Roxi, Rip Curl, …
Per le stradine del centro potete continuare il vostro shopping tra abiti più “locali” con pizzi, colori sgargianti, piume, o la caratteristica canottiera della birra locale che fa molto “sono stata in vacanza a Bali”. Sulla strada principale parallela a quella della spiaggia c’è un delizioso negozietto di piercing e monili dove potete trovare pezzi davvero particolari in metalli, osso o corno.
Fondamentalmente, per farla breve, Kuta è una buona città per mangiare, fare shopping e andare a ballare. La spiaggia non mi ha fatto impazzire, il traffico e il caos generale ti portano molto lontano dallo spirito “feel the vibe” che ci si aspetta da Bali.
Un giro a Kuta fallo, non fosse altro per ricordarti quanto si sta bene nel silenzio della natura. Poi fammi sapere com’è andata!
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