Siamo ragazze sulla strada, quale strada non è importante: quella di casa, quella di un lungo viaggio, quella della scuola in cui siamo cresciute o semplicemente di un nuovo futuro sconosciuto.
Abbiamo scelto di lasciare la nostra casa, la nostra famiglia e i nostri amici per imparare a star in equilibrio con noi stesse senza farci distrarre da chi questo coraggio non ce l’ha e vorrebbe tirarci giù.
Siamo ragazze con un grande zaino che per quanto pesi sulle spalle lo fa meno di una relazione sbagliata, di un lavoro non nostro, di compagnie che ci vorrebbero più magre, più alte, con tacchi più importanti e abiti che non ci appartengono.
Abbiamo impacchettato la vita, l’abbiamo chiusa dentro quello zaino e un giorno si e uno no facciamo un passo nel vuoto inconsapevoli di dove andremo, cosa faremo e cosa ne sarà di noi. Abbiamo imparato a fidarci di noi stesse, del nostro istinto pronte a librarci nel vento verso una nuova avventura.
Siamo ragazze che dormono su un portico sotto una zanzariera, che dividono il letto con una nuova amica per smezzare il costo della stanza, che si guardano le spalle senza bisogno di chiedere e si proteggono con l’attenzione di una lupa con i suoi cuccioli.
Non ci serve molto per esser felici: una doccia calda, un viaggio su un treno senza finestrini, la vista dei coralli colorati o una corsa sulla spiaggia sfuggendo le onde.
Siamo ragazze con gli occhi grandi e pieni di sole anche nelle giornate di pioggia; lo abbiamo raccolto in ogni tramonto, in ogni alba, in ogni riflesso perchè ci scaldi dentro e ci tenga compagnia sempre. Se ci vedrete splendere è proprio questa la ragione: abbiamo il sole dentro.
Siamo ragazze che non si baciano sulle guace, noi ci abbracciamo forte perchè non abbiamo paura del contatto, ma anzi sono proprio questi abbracci puliti che ci danno la forza quando cappuccio sugli occhi affrontiamo una nuova notte da sole.
Quando ci parliamo ci guardiamo negli occhi senza vergogna ma con la semplicità dei bambini, con la purezza delle lenzuola al vento, con la serenità di un porto ormai in disuso.
Siamo ragazze che non chiedono il permesso, ma con educazione ci prendiamo quello che è nostro: la libertà di ridere forte, di piangere di bellezza, di emozionarci, di vivere come se un domani non ci fosse amando ogni singolo istante del nostro esser donna.
È vero, è più difficile ma siamo così piene di risorse che un modo per farlo lo troveremo non abbiamo bisogno di nessuno.
Siamo ragazze a cui basta scogliere lo chignon, un filo di rossetto per esser pronte per la più chic delle serate; non importa che i piedi siano immersi nella sabbia o affondati in profondi stivali con il pelo.
Al tempo davanti allo specchio preferiamo quello saltellando sugli scogli ma non per questo ci vedrete mai con la ceretta da fare o i capelli sporchi.
Siamo ragazze che cantano anche se stonate, che ballano anche senza musica, che si vogliono bene senza quasi conoscersi, che amano la vita anche nei momenti più amari riuscendo a tirarci fuori comunque un motivo per sorridere.
Allo stesso tempo il silenzio non ci fa paura e stiamo volentieri zitte ad ascoltare il rumore del vento: può sembrare impossibile ma non sentiamo il bisogno di parlare per forza, alle volte uno sguardo sa dire anche di più.
Siamo ragazze che parlano lingue diverse ma si capiscono anche quando mancano le parole. Non guardiamo il colore della pelle, la forma degli occhi, i tatuaggi, il taglio di capelli o la marca della borsa. Quando si viaggia tutte queste cose non valgono niente.
Il diverso ci incuriosisce e non abbiamo paura di parlare di sessualità, di omosessualità, di religione o di qualsiasi argomento delicata vi venga in mente, convinte che un cuore aperto non può esser capito male.
Non siamo sole, siamo tante. Siamo ovunque e ognuna di noi con una storia diversa, un motivo o un non motivo differente e non importa quanto possiamo essere diverse, siamo comunque uguali.
Qualcuna un giorno torna a casa e ci resta, qualcun’altra lo fa pensando solo a come ripartire e altre ancora non torneranno troppo affamante di vita per smetter di star sulla strada.
Queste parole sono per tutte le donne, le amiche, le compagne di viaggio che ho incontrato in questi mesi. Donne meravigliose, donne che spero un giorno di riabbracciare.
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