Dodici ore a Bangkok sono davvero poche: è un tempo davvero stretto perfino per città meno intense, figuriamoci, ma purtroppo questo passava il convento.

Siamo arrivati a Bangkok in volo da Trat che è già notte, con me c’è Max, un amico di Milano che non ne ha voluto sapere di prendere l’autobus notturno e al solito abbiamo preso un Uber che ci ha portato direttamente in hotel. L’idea iniziale era quella di lasciare i bagagli e andare a far un giro, la realtà è stata che per via del traffico ci siamo attardati, una volta arrivati ho dovuto mettermi un’oretta al pc a risolvere un paio di problemi del sito e abbiamo lasciato l’hotel che erano ormai le 23:00.

Max ha preso un hotel magnifico giusto accanto al Tempio del Buddah Sdraiato e con vista sul fiume che renderà molto più agevole la nostra passeggiata di domani anche se per uscire la sera siamo un pò fuori dal mondo ma vi dirò, visto il mio livello di stanchezza, meno male!

Arrivata a Bangkok volevo andare a vedere assolutamente un ping-pong show: uno spettacolo in cui una signorina (da quello che ho capito di solito in là con l’età) gioca appunto a ping-pong con il pubblico ma senza racchetta, usando al suo posto la sua “grazia” come sparapalline. La vedevo come una cosa goliardica e divertente, un nuovo potere che non tutte noi donne probabilmente immaginavamo di avere. In realtà ho letto qualche blog per capire dove andare e praticamente tutti raccontavano di scantinati muffosi in cui avrebbero cercato di spillarti con l’inganno un sacco di soldi facendoti paura con tanto di energumeni che ti intimano di pagare. Se non basta, i racconti trasmettevano tutti un velo di tristezza nei confronti di queste donne disposte ad infilarsi un po’ qualsiasi cosa in ciò che abbiamo di più prezioso per far qualche soldo e mi hanno fatto passare qualsiasi interesse.

Così la nostra uscita notturna ci ha portato a visitare il vicino mercato dei fiori: infinite bancarelle piene di boccioli di fiori gialli, orchidee bianche e viola, composizioni e intrecci di foglie. Non ho mai visto tanti fiori tutti insieme in tutta la mia vita! Avete presente le buste dell’insalata confezionate? Ecco ora immaginate un camioncino senza copertura con nel cassone migliaia di quei sacchetti pieni di fiori gialli, incredibile.

La mattina dopo colazione andiamo a visitare tutto il complesso dei templi del Buddha Sdraiato che è davvero, davvero enorme. Si paga una piccola fee per entrare e perdersi tra centinaia di statue di budda con appiccicati tanti quadratini dorati o adornati da fiori di mille colori (quelli che arrivano dal mercato visitato la sera prima).

Il Buddha sdraiato è qualcosa di incredibile: gigantesco, dorato e con ogni minimo particolare perfetto e curato all’estremo: dai riccioli sul capo alla madreperla di cui sono realizzate le decorazioni sotto i piedi. Lui se ne sta lì pacifico mentre tutto intorno si affacendano turisti armati di selfie-stick e devoti in preghiera.

Ci sono tantissimi turisti, monaci con il cellulare e ragazzini che dipingono in modo divino la storia del Buddha con acquerelli, pastelli o carboncini sul pavimento accanto al tempio.

Il piano era quello di visitare il Palazzo Reale e il Buddha di Smeraldo ma la città è in lutto per la commemorazione della morte del sovrano ed entrambi sono chiusi al pubblico, così spendiamo le poche ore rimaste tra i vari negozietti lungo il fiume e compriamo una scorta industriale di balsamo di tigre rosso: una vera e propria manna per gli acciacchi muscolari.

Il traffico è davvero pazzesco e decidiamo fortunatamente di partire con largo anticipo alla volta dell’aeroporto ed, infatti, rimaniamo imbottigliati e arriviamo giusto in tempo per mangiare un panino, far un giro al duty free e l’aereo è pronto a partire di nuovo, destinazione Bali.

Promessa solenne di tornare a Bangkok al più presto per dedicare a questa meravigliosa città il tempo che si merita. Ci sei stato anche tu?