Quando ami non sbagli mai.

Cioè, forse quando ami sbagli di più perché di errori nei fai tanti ma non é sbagliato l’amare in sé. Di sicuro sarebbe bello poter amare con più coscienza e meno pancia, con più cervello e meno cuore ma non ci si riesce. Anzi no, solo con più cervello e lo stesso cuore.

Spesso mi sono chiesta se mi sono mai innamorata davvero. Forse, ma nel dubbio la mia mente ha cancellato ogni traccia di quegli amori che hanno messo una porta blindata davanti al cuore e ora solo dalla serratura quel poveretto può guardare il mondo.

Poi ogni tanto un raggio di luce passa attraverso quella fessura e lui si emoziona tutto, come immagino faccia un orso quando il naso é stuzzicato dal profumo della primavera. Lo sento là dentro che si agita tutto e si mette a lucido, che cerca di nascondere le ferite, di mostrare il lato migliore e come ogni volta si ripete “questo é quello buono”.

Ma quanto é bella quella sensazione? Cerchi i suoi occhi sperando di leggere quella complicità, desideri sfiorarlo per sentire i brividi correre impazziti lungo la schiena, respiri forte il suo profumo per marchiartelo nella memoria e fremi nel dubbio: proverà lo stesso per me?

Ora ho dovuto rimettere a posto il mio povero cuore che da oggi ha una ferita in più da nascondere, spaventato di risultare troppo malandato per funzionare ancora e di essere preso comunque sul serio. Un po’ come un vecchio orologio a taschino che ogni tanto perde qualche colpo e resta indietro, badate, ancora funziona, ma non é proprio più perfetto e tanto potrebbe bastare per dar una brutta impressione.

Dinamiche strane, dinamiche malate che non ti fanno vedere le cose per come sono: figurati, lui poveretto sempre chiuso al buio, per una volta che vede un po’ di luce salta su a fare festa e non capisce più niente.

Però, davvero, quando ami non sbagli mai perché ci metti tutta l’innocenza e la voglia del mondo, ci provi a non vedere cosa non va, cosa non torna e al diavolo se il rumore di zoccoli é più probabile sia di cavallo, tu vuoi vederci una zebra. Ed è lo stesso se dovrai pure dipingerci le strisce, sarà una zembra. Punto. Deciso. Poi, però, il guaio è che prima o poi piove, la vernice viene lavata via e con il barattolo ormai vuoto osservi quel fiume colorato scorrere lontano e sparire in un qualche scarico. Che se non stai attenta ci finisce pure il tuo cuore in quel tombino con il colore. Speriamo non si macchi in modo indelebile come i vestiti bianchi quando ci sfugge un calzino rosso. Speriamo non affoghi. Speriamo non si perda.

Ma si, comunque ad amare non si sbaglia mai perché il tuo cuore sporco e malconcio poi si riprende sempre ed in fin dei conti é felice lo stesso: felicità e sofferenza sono proporzionali di solito quindi ben venga, l’esser triste oggi non é altro che il riflesso della gioia di ieri. La felicità vale sempre la pena: oddio, non ci fosse a un certo punto il dolore sarebbe meglio ma pazienza, funziona così.

Ho amato tanto, ho dato tutto e tutto é stato preso, tutto é stato sottinteso, qualcosa é stato frainteso e la delusione é l’unica cosa che mi hanno poi reso. L’incantesimo é rotto, il mio vecchio cuore é tornato dietro alla sua porta dopo che i miei occhi hanno visto il colore della bugia tra quelle sfumature scure che tanto gli piacevano e hanno cominciato a far piovere sul cavallo travestito da zebra. E poi nulla, non poteva più far finta di niente ma solo chiamare le cose con il loro nome. Cavallo.

L’amore vale sempre la pena. Non può piovere per sempre e anche se fosse, anche se da noi di zebre non c’è ne sono poi molte qualcuna da qualche parte ci sarà pure, una persa e selvaggia. Me la immagino tra le campagne toscane o i campi di lavanda della Provenza correre allegra e preoccupata insieme di non vedere nessuno a righe come lei.

Sono poche le volte in cui l’amore non vale la pena: quando diventa ossessione più che passione, quando lava via le nostre di strisce e ci trasforma in qualcosa che non siamo, quando è volento e malato. Si, forse la chiave è proprio questa: l’amore prima deve prima riempiere e coccolare noi stessi e sono quando trabocca perché non ci sta più, può andare a da qualcun altro.

Amare vale (quasi) sempre la pena, peccato tu non sappia di cosa parlo e lo scoprirai quando ormai sarò lontano.

Per ogni pensieri ne nascono altri cento, altri mille. Qui ho raccolto i miei ma se ti va di condividere i tuoi puoi farlo qui sotto. Ti chiedo solo la cortesia di essere sempre e comunque gentile, qualsiasi sia il messaggio che vuoi lasciare.