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Shenzen, Cina – Hong Kong
2 grado di separazione
Il viaggio da Shenzhen a Hong Kong doveva essere facile, facile, solo un autobus da prendere e invece sono riuscita a far casino.
Quando saluto Tobia al confine (se non sai chi è Tobia forse ti sei perso la puntata precendente, nessun problema, leggila qui!) lui si raccomanda “ricordati bene qual è il tuo autobus perchè dall’altro lato dovrai riprenderlo per trovar la tua valigia.” Tutto chiaro, faccio una fotografia mentale al mio autista a una volta arrivati al confine scatto come un gatto a far le mie pratiche per il visto di Hong Kong. Fila tutto liscio ed in un attimo sono dall’altra parte.
Arrivo alla fermata del pullman e una signora, dopo avermi squadrata comincia a dirmi un sacco di cose, in cinese. Potete immaginare che cosa potessi mai capire, nulla. Cosí un signore comincia anche lui a parlarmi (sempre in cinese) tutto allarmato e continuo a non aver idea di cosa mi dicono. Poi un’illuminazione, la valigia!
A gesti capiamo che avrei dovuto portarla con me e non lasciarla sull’autobus e ora è un bel pasticcio perchè probabilmente me l’hanno scaricata dall’altra parte e è ancora in Cina mentre io ormai sono ad Hong Kong.
Il signore mi accompagna dalle guardie per spiegare l’accaduto dopo di che mi abbandona al mio destino ma per fortuna il responsabile della dogana parla inglese. Mi scortano alla banchina dove trovo la mia valigia e una signorina a fargli la guardia, per fortuna c’è tutto.
Torno dall’altro lato e i due signori che mi hanno salvata dal ritrovarmi in centro ad Hong Kong senza bagagli sono nel frattempo spariti, peccato perché li avrei ringraziati volentieri un’altra volta.
Alla fermata viene a prendermi Bea, una ragazza dal viso simpatico, gli occhi grandi e una montagna di riccioletti neri. È cosí uguale a una mia cara amica che non può che starmi simpatica in automatico. Ha vissuto prima in Cina e ora è felice nella sua casetta di Hong Kong, la casa di Pozzetto ne “il ragazzo di campagna” dice lei.
In realtà piú mi trovo a vivere in case piccole piú mi rendo conto esser soluzioni piú intelligenti, soprattutto se uno vive da solo. Che te ne fai di tanto spazio (a parte tener in ordine le scarpe…)? Un piccolo appartamento lo pulisci in fretta, lo riscaldi con poco e di sicuro non ti senti perso nello spazio!
È tardissimo, andiamo in un ristorante vicino a casa perchè ho davvero bisogno di mangiare e poco dopo sono sul mio nuovo letto gonfiabile che guardo nella penombra la mia valigia e penso “meno male”.
Hong Kong è una città che ha davvero moltissimo da offrire soprattutto dal punto di vista lavorativo, moltissimi sono gli stranieri che vi ci sono trasferiti. Tu ci sei stato? Cosa ti ha colpito di più?
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