Ben cinque mesi in Asia: partita da Milano si chiude il mio primo capitolo di viaggio a Kuala Lumpur direzione Australia. Sono stati mesi intensi immersi in culture molto diverse dalla mia per i più svariati motivi, in paesaggi pazzeschi e di sperimentazioni culinarie interessanti.

Era la mia prima volta nel continente asiatico e di sicuro ho imparato tanto: dall’ascoltarmi al mangiare con le mani, dal vero sapore della frutta alla gioia per una doccia calda quando fuori fa freddo. Troppe volte diamo tanto per scontato ed in un ambiente così lontano dal nostro non possiamo che metterci alla prova in continuazione.

Rivediamo insieme in poche battute i Paesi che mi hanno accolta.

India

strade di Nuova Delhi

India, dove tutto é cominciato con la Rickshaw Challenge: una gara di 950km a bordo di un tuk-tuk nell’estremo sud della penisola.

Un’India di grandi sorrisi e selfie con chiunque, cibo speziato e tanti, tanti templi. C’è a chi piace moltissimo, chi proprio non riesce a sopportarla con i suoi rumori, i suoi odori e la sporcizia ovunque ma di sicuro è difficile rimanere indifferenti davanti ai bimbi che bussano al finestrino per chiedere una monetina, alla bellezza dei colori dei templi e dei fiori, al cibo che ti brucia labbra e gola.

Ci sono grandi differenze tra nord e sud e per un primo viaggio in India forse l’ideale sarebbe quello di iniziare dal Kerala: è la parte più simile al nostro occidente con ottime infrastrutture, servizi ed il più alto tasso di alfabetizzazione del Paese. L’approccio all’India sarà più dolce e da lì cominciare la risalita verso le regioni più intense.

Sri Lanka

strade di Nuova Delhi

Sri Lanka, la mia prima vera tappa da sola tra foreste, elefanti, onde e grandi camminate. Qui ho ritrovato la bellezza della solitudine ma allo stesso tempo ho dovuto combattere con uomini che nel mio viaggiare sola ne vedevano un pretesto per avance spiacevoli.

Esser una donna in viaggio da sola non è sempre facile e in Sri Lanka decisamente ci sarà da tirar fuori le unghie, soprattutto se viaggerete usando i mezzi locali dove ogni occasione è buona per tentare un contatto fisico. Il lato positivo è che non sono abituati alle donne che reagiscono e quindi basta poco per spaventarli, ma comunque non è piacevole.

Detto questo, ho amato la tranquillità della natura, dei pavoni che strillano, degli elefanti che bloccano le strade la notte, delle spiagge meravigliose e delle onde con tanto di surfisti.

Maldive

piedi segnati di un uomo indiano

Le Maldive dove ho pianto per la prima (e seconda volta) di bellezza: un’acqua così turchese che non si era mai vista prima, tramonti intensi e frutta meravigliosamente saporita.

Per tanti le Maldive sono il paradiso ed in un certo senso come dagli torto? La vita scorre lenta e tranquilla, la natura è meravigliosa, i colori del cielo così intensi da portarti via ogni pensiero brutto e pulire tutto quanto.

La mia di Maldive, però, non sono state quelle dei resort di lusso ma quelle delle isole locali, delle guest house e dell’integrazione con la cultura locale nel massimo rispetto.

Nepal

I territori dell'India

Il Nepal con la frustrazione delle montagne nascoste dalla nebbia di fine gennaio: ma si può arrivare fin qui e non vedere nemmeno una vetta? Un telefono rubato e tanta delusione verso un popolo che vedevo così genuino, ma cerchiamo di non far di tutta l’erba un fascio.

Devo ammettere, però, che forse proprio per l’aver desiderato così tanto di poter vedere quelle vette che quando finalmente si sono mostrate a me, sono state uno spettacolo pazzesco anche per una trentina abituata alla bellezza delle Dolomiti.

Sono stati venti giorni di nuovi amici, silenzio e grandi camminate, insomma, meraviglioso!

Cina

I territori dell'India

La Cina, o meglio, Shenzhen con i suoi grandi palazzi, la vita veloce e l’aria internazionale che ha quasi fagocitato quanto ci fosse di cinese. In compenso ottimi ristoranti, vere e proprie finestre sul mondo.

Per ora il mio viaggio si è ridotto alla grande città del commercio cinese e decisamente è stato interessantissimo: ha dato un assaggio di cosa sia la Cina ma con calma e moderazione aspettando il giorno in cui potrò andare a scoprirla al meglio.

Hong Kong

I territori dell'India

La glaustrofobica Hong Kong con le sue case minuscole ammassate le une sulle altre e con una gran voglia di distinguersi dalla così vicina Cina.

La sensazione che si ha camminando per le strade di Hong Kong è che lo spazio non sia abbastanza e quindi costruiamo verso l’altro, eliminiamo quello che c’era prima e su verso l’alto. Tanta ricchezza e tanta povertà insieme, tante luci, tanti europei volati fin qui alla ricerca di fortuna che di giorno lavoro e la notte si lasciano sedurre dalle mille possibilità offerte da questa città.

Poi ci sono i templi, meravigliosi angoli incontaminati della cultura che fu.

Giappone

I territori dell'India

Il Giappone con le sue mille regole per tutto e se una regola non c’é, allora non ci sarà nemmeno una soluzione. Tradizioni profonde e bellissime tra templi, ragazze in kimono e fiori di ciliegio.

Esiste un Giappone perfettamente organizzato per dar il benvenuto ai turisti, con strutture e servizi impeccabili e poi c’è il Giappone per i giapponesi altrettanto organizzato ma in modo diverso, per me quasi incomprensibile e in cui continuavo ad incastrarmi.

Il tutto è tinto di un rosso meravigliosamente intenso.

Malesia

I territori dell'India

La Malesia divisa tra la città di Kuala Lumpur così moderna e internazionale e la piccola isola di Tioman con la sua natura meravigliosamente prorompente, insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Poi c’è l’Est Malesia che dicono esser ancora più prorompente, dove tutto è più grande: le farfalle, i fiori, le lucertolone. Di sicuro per me è stata una meravigliosa sorpresa in tutti i sensi: da sosta per lo scalo ad uno dei Paesi che più ho amato in Asia.

Ancora poco conosciuta e bellissima.

Filippine

I territori dell'India

Le Filippine con la sensazione che tanta bellezza naturale potesse esser curata e sfruttata un po’ meglio evitando inutili sovraffollamenti in paradisi che proprio per questo smettono di essere tali. Una borsa rubata sull’autobus, poi ritrovata un mese dopo con un bieco tentativo di guadagnarci qualcosa.

C’è tanta, tantissima natura con un fascino disarmante ma anche qui spesso il problema dell’inquinamento ti sbatte in faccia la realtà in tutta la sua crudeltà. Detto questo, un occhio di attenzione alle notizie della Farnesina e godetevi al meglio spiagge da toglier il fiato e snorkeling tra i fondali più belli dell’Asia.

Vietnam

I territori dell'India

Il Vietnam con la bellezza delle sue campagne, dello scorrazzare in bicicletta lungo il Mekong libera nel vento. La colazione a pochi centesimi e la cena condivisa sempre con tanti sconosciuti senza la necessità di parlare la stessa lingua per comunicare.

Il percorso fatto in sella alla mia graziella è forse una delle esperienze più belle di quest’anno intorno al mondo: la bellezza della libertà tra campi di grano e fiori di loto, la gentilezza di un popolo non ancora stravolto dal turismo e la bellezza del silenzio.

Cambogia

I territori dell'India

La Cambogia che ad Angkor Wat ti trascina di forza in un’altra dimensione e altro non puoi fare che gironzolare naso all’insù e bocca aperta. A sud le isolette dalle spiagge paradisiache ma abitate da terribili sand flies.

Al solito, dove il turismo si è radicato, si rischia di perdere un po’ il sapore della cultura locale, ma spesso bastano pochi km nella direzione opposta per scoprire villaggi intatti con bambini che giocano nel fango e ti corrono incontro felici. Basta davvero poco.

Thailandia

I territori dell'India

La Thailandia con il meritato riposo, giornate in spiaggia e passeggiate nelle foreste degli alberi della gomma. Bangkok e la sensazione di doverci tornare presto per dedicarle il tempo che merita.

Abbiamo trascorso qualche giorno all’isola di Koh Mak, al confine con la Cambogia tra alberi della gomma, lucciole, frutta deliziosa e una spiaggia meravigliosa abitata da centinaia di ricci di mare. È una delle prime isole sensibile alle tematiche ambientali e che si sta muovendo per scoprire la sua natura sostenibile, una bella notizia, insomma!

Indonesia

I territori dell'India

Bali, isola amata da chiunque per pace, onde, natura e spiritualità. Peccato solo per il traffico e i mezzi assassini che girano in macchina senza pietà.

Ci sono stata a maggio e già la quantità di gente e motorini era davvero ingestibile in tanti luoghi, come ad esempio a Kuta e non oso immaginare come sia in mesi di alta stagione come luglio e agosto.

Al di là di questo è una delle isole che più ho amato in Asia sia per le sensazioni, che per la tranquillità che per la bellezza della natura. La parte nord, molto meno battuta, regale bellissime cascate e molta più tranquillità seppur la mia città preferita rimanga Ubud.

Singapore

I territori dell'India

Singapore con i grandi palazzi vetrati, gli alberi con le luci colorate e gli enormi parchi che la circondano.

Una delle cose che ho amato di più è stata sdraiarmi a Garden by the Bay sotto gli enormi alberi durante l’esibizione di luci e musiche ispirate a Star Wars: davvero magico. Passeggiare per la città di notte è una delle cose più piacevoli, non fa troppo caldo, il ritmo tenuto altro dai lavoratori è in pausa e potete godervi quello spettacolo di modernità in santa pace.