Viaggio in Mozambico

Il Mozambico raccontato dal filo di Nicky

Paese dalla natura incontaminata, il Mozambico è un luogo incantevole. Dalla bellezza delle isole nell’oceano Indiano, come gli arcipelaghi di Bazaruto e di Quirimbas; alle meravigliose spiagge sulla costa (Tofo), il territorio del Mozambico si rivela quale luogo paradisiaco, possibile meta di un ecoturismo, tutto da sviluppare.

Il settore turistico del Mozambico, infatti, è ancora arretrato a causa della mancanza di infrastrutture adeguate. Questa carenza è dovuta in parte alla guerra civile, che ha duramente colpito il territorio negli anni della Guerra fredda.

Tuttavia, viste le meraviglie paesaggistiche di questo paese, non sembra essere lontana una possibile ripresa del turismo. Le isole coralline che costituiscono l’arcipelago Quirimbas, sono solo un esempio dei tanti splendidi gruppi di isole sparsi per tutto il territorio del Mozambico e che potrebbero divenire meta turistica rinomata.

Spettacolo di incantevole bellezza sono poi le rare specie di animali marini e barriere coralline presenti in Mozambico (come quelle dell’’arcipelago Bazaruto).

Visitare il Mozambico è poi scoprire le tante etnie bantu presenti sul territorio e le molte città coloniali, ricche di testimonianze del periodo della colonizzazione portoghese del paese. A tal proposito, la capitale Maputo ospita, per esempio, il porto più importante del Mozambico, che costituisce proprio una testimonianza architettonica del periodo coloniale portoghese.

Un territorio, quello del Mozambico, dalle mille risorse ancora non completamente sfruttate e forse proprio per questo tanto affascinante.

Mozambico: cartina

Il Mozambico, con 25,2 milioni di abitanti, è uno stato dell’Africa orientale. Con un’estensione di 801 590 km², il territorio del Mozambico è costituito nella parte settentrionale da altopiani e rilievi montuosi (come Monte Namuli) e nella parte meridionale e centrale da pianure e fiumi (come lo Zambesi). La zona costiera si affaccia sull’Oceano Indiano.

La Tanzania, il Malawi e lo Zambia sono gli Stati che confinano con il Mozambico nella parte settentrionale, mentre la zona orientale del Paese confina con il Canale di Mozambico e quella meridionale con il Sudafrica.  Lo Zimbabwe e lo Swaziland segnano, infine, il confine occidentale del Mozambico.

La capitale del Mozambico è Maputo.

Capitale del Mozambico

Maputo Mozambico

Maputo, la capitale del Mozambico, occupa una superficie di 346,8 km² ed è la città più popolata del paese, coi suoi 1.114.000 di abitanti. La capitale ospita il porto più importante del Mozambico, che costituisce una testimonianza architettonica del periodo coloniale portoghese.

Molti sono i siti che ricordano questa fase coloniale risalente alla fine ‘800 fino al ‘900, situati nel quartiere di Baixa, al centro della città (come la cupola in bronzo della stazione dei treni).

A ricordo dell’indipendenza ottenuta dal Mozambico nel 1975 vi è, invece, la Praça da Independência, su cui si affaccia un municipio neoclassico e un Mercato municipale.

Mozambico: economia

Mozambico economia agricoltura

Il Mozambico, nonostante presenti un alto tasso di povertà, gode di un’economia di libero scambio che ha garantito al paese un’apertura ai mercati internazionali che ha favorito nel tempo investimenti sul territorio da parte di paese esteri.

A questa politica di libero scambio si sono poi aggiunti fattori favorevoli come il basso tasso di criminalità e la stabilità politica, tutti fattori che hanno portato paesi esteri a investire sul paese, soprattutto sulle risorse minerarie (carbone e diamanti) e sull’esportazione di petrolio e gas naturale.

Anche agricoltura e servizi sono stati interessati da tali investimenti esteri, garantendo una prospettiva di sviluppo al paese.

L’agricoltura resta il settore trainante dell’economia del Mozambico, con esportazioni di pesce, gamberi, legname, copra, anacardio, agrumi, noci di cocco, tè, cotone e tabacco.

Il settore industriale è poco sviluppato e si concentra soprattutto sulla trasformazione dei prodotti alimentari, fonderie e acciaierie, raffinerie e industrie tessili.

Popolazione del Mozambico

Mozambico popolazione povertà

Il Mozambico ha una popolazione di 25,2 milioni di abitanti, che vivono per la maggior parte nelle aree rurali. I centri urbani più densamente popolati sono Maputo, Mantola e Beira.

Il tasso di analfabetismo è alto, coinvolgendo più della metà della popolazione.

La popolazione del Mozambico è costituita per la quasi totalità da abitanti neri (Shangaan, Chokwe, Manyika, Sena, Makua), la maggior parte dei quali appartengono a etnie dei Bantu meridionali. Bianchi (soprattutto portoghesi), mulatti e indiani rappresentano una piccola minoranza della popolazione

La religione più praticata è quella degli animisti, seguiti da cristiani e da una piccola percentuale di musulmani.

La lingua ufficiale del paese è il portoghese, ma gran parte della popolazione utilizza lingue tradizionali bantu.

Storia del Mozambico

Mozambico Africa storia

Originariamente abitato dai San (boscimani), il Mozambico vide l’arrivo dei popoli bantu intorno al I-IV secolo.

Successivamente l’arrivo degli arabi portò al costituirsi di sultanati e alla conversione della popolazione alla religione islamica.

Nel XV secolo giunsero in Mozambico i coloni portoghesi, che trasformarono il paese in un punto di rifornimento e scalo per le navi in viaggio verso le Indie. Fu soltanto dopo il secondo conflitto mondiale che, nella fase della decolonizzazione, si formarono movimenti indipendentisti in Mozambico. Il FreLiMo (fronte di liberazione del Mozambico) che, dopo dieci anni di guerre con i colonizzatori portoghesi, ottenne l’indipendenza per il paese (1975).

Tuttavia, il Mozambico, nel periodo della Guerra fredda, si allineò alla politica dell’Unione Sovietica. Questa scelta portò il paese a dover affrontare una lunga guerra civile causata dall’ReNaMo, un movimento armato anti-comunista. Le conseguenze di questo conflitto furono devastati per il paese. Solo nel 1992 a Roma furono firmati gli accordi di pace tra FreLiMo e ReNaMo.

Nel periodo successivo alla fine della Guerra fredda, il FreLiMo ha agito per trasformare la politica del paese da socialista a liberale. Per tutto il XX secolo il Mozambico, si è infatti impegnato per ristabilire alleanze internazionale anche a scopo commerciale, raggiungendo ottimi risultati.

Nelle diverse elezioni susseguitesi per tutto il XX e XXI secolo, il FreLiMo ha sempre ricevuto la maggioranza dei voti.

Mozambico: turismo

Isola di Ibo Mozambico

La mancanza di infrastrutture non ha permesso al Mozambico di affermarsi nel settore turistico africano.

La natura incontaminata del paese, tuttavia, ha attirato l’interesse di operatori turistici propensi a promuovere il Mozambico quale meta turistica. La bellezza delle isole nell’oceano Indiano, come gli arcipelaghi di Bazaruto e di Quirimbas, potrebbero costituire un’importante meta turistica.

La costa sull’oceano Indiano è, inoltre, caratterizzata da spiagge meravigliose, come quella di Tofo. L’isola di Ibo (ricoperta di mangrovie, conserva antiche rovine coloniali risalenti alla dominazione portoghese) e fa parte dell’arcipelago Quirimbas, un gruppo di isole coralline. Nell’arcipelago Bazaruto, nella zona meridionale del paese, vi sono barriere coralline dove vivono rare specie di animali marini come i dugonghi.

Mozambico città: Beira

Capanna Mozambico

Beira, con 400 000 abitanti, è uno dei centri urbani più popolati del paese. La città è un’importante polo industriale e centro portuale, con funzione di sbocco marittimo non solo per il Mozambico, ma per paesi che non hanno possibilità di avere altri sbocchi sul mare (Malawi, Zambia e Zimbabwe).

Fondata nel 1887 dai coloni portoghesi, la città di Beira era nel periodo coloniale una meta turistica rinomata soprattutto tra i Rhodesiani bianchi. Colpita nel 2000 da una forte alluvione, Beira ha dovuto affrontare una dura fase di ricostruzione, anche dal punto di vista economico. Molti sono stati, infatti, i morti e tante le case e gli edifici andati distrutti.

Mozambico città: Quelimane

Tramonto Mozambico

Quelimane è una città portuale, servita anche da un aeroporto. Resa celebre dallo sbarco, nel 1498 di Vasco da Gama, rappresentò tra XVIII e XIX secolo un luogo rinomato per la presenza di un mercato degli schiavi.

La città di Quelimane è al quarto posto tra le zone più popolate del Mozambico, con 193.343 abitanti. Tuttavia la popolazione è molto più numerosa, poiché molti sono i residenti non iscritti all’anagrafe.

In passato, nel periodo della colonizzazione portoghese (1530), Quelimane era un centro commerciale Swahili. Nel 1793 si è trasformata in sede amministrativa portoghese. Oggi riveste entrambe le funzioni di centro commerciale e amministrativo del Mozambico. Oltre al portoghese, a Quelimane è diffusa la lingua Chuabo.

Cultura del Mozambico

Mozambico cultura

La cultura del Mozambico trova espressione soprattutto attraverso la musica tradizionale, utilizzata in riti e cerimonie e accompagnata dalle danze tipiche del luogo.

Derivante dalla cultura dei neri bantu, con influenze arabe, la musica tradizionale del Mozambico ha ispirato anche i generi più commerciali, come la marrabenta (musica che affronta temi di attualità per il paese).

Anche la letteratura del Mozambico, come la musica, è un veicolo per affrontare tematiche sociali centrali per il paese (proteste sociali e rivendicazioni culturali)

Mia Couto è uno degli scrittori del Mozambico più noti a livello internazionale. Di origini portoghesi ha reso permesso al mondo di conoscere il Mozambico. Paulina Chiziane, nel 1990, fu la prima donna-autrice in Mozambico a pubblicare un libro.

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Fonti