Viaggio in Sudafrica

Il Sudafrica raccontato dal Filo di Nicky

Il territorio sudafricano è considerato “culla dell’umanità”, luogo in cui uomini primitivi avrebbero iniziato a sviluppare le prime forme di civiltà.

Visitando il Sudafrica è, infatti, possibile imbattersi nei tanti siti e musei che testimoniano la storia delle diverse etnie che hanno abitato nei secoli questa terra (neri bantu, boeri e asiatici). Tra le città che conservano tale memoria storica vi sono Pretoria, che fu capitale dello stato boero indipendente del Transvaal e Bloemfontein, conosciuta per essere stata un’importante insediamento Afrikaner.

In Sudafrica è possibile, inoltre, godere dei panorami splendidi visibili dalla cima del Table Mountain, monte dalla caratteristica forma appiattita, ai cui piedi si trova Città del Capo, dal cui porto partono le barche per Robben Island, sede del carcere dove fu detenuto Nelson Mandela, oggi divenuto museo. Il territorio sudafricano conserva, infatti, testimonianze anche della storia più recente, quella legata alla politica segregazionista dell’Aparthaid.

Johannesburg, chiamata anche “luogo d’oro”, per le tante miniere d’oro presenti e per la sua ricchezza, è sede della casa museo di Nelson Mandela, del museo dell’Apartheid e del Constitution Hill, carcere dismesso.

Il Sudafrica è una terra da scoprire per le tante civiltà che ospita, per gli splendidi paesaggi e i grandi contrasti tra una natura stupenda e anche generosa (pensiamo ai tanti giacimenti minerari di oro e diamanti), ma in contrasto con la povertà che tuttora colpisce soprattutto le aree periferiche.

Cartina: Sudafrica

Situato nell’Africa meridionale, il Sudafrica si affaccia sia sull’oceano Atlantico e che Indiano. Confina con la Namibia, il Botswana e lo Zimbabwe sul versante settentrionale, mentre nella zona nord orientale con il Mozambico e lo Swaziland.

Il suo territorio è molto vario: spiagge (Capo Occidentale), savana (il Parco Nazionale Kruger), scogliere (Capo di Buona Speranza), foreste e lagune (Garden Route), altipiani (Alt Veld), monti (Table Mountain, Monti dei Draghi). Le Isole del Principe Edoardo, a 1 770 km a sud-est di Port Elizabeth, fanno anch’esse parte del Sudafrica.

Capitale del Sudafrica

Pretoria capitale Sudafrica

Caso unico al mondo, il Sudafrica ha tre capitaliPretoria (sede del Governo), Città del Capo (sede del Parlamento) e Bloemfontein (sede del potere giudiziario).

Tuttavia, In quanto sede del Governo, Pretoria è riconosciuta capitale del Sudafrica per procedure a livello internazionale. Pretoria ha 1.884.046 abitanti e si estende su una superficie di 1 644 km².

La città di Pretoria è situata nella provincia del Gauteng e sulle sponde del fiume Apies.

Economia sudafricana

Johannesburg

Il Sudafrica rappresenta per l’intero continente africano, dal punto di vista economico, una fonte di reddito importante. Grazie ai giacimenti minerari soprattutto di oro e diamanti, lo stato sudafricano riesce a garantire introiti economici e attività industriali, che rappresentano un terzo del reddito dell’intero continente africano.

Anche nel settore agricolo il Sudafrica ricopre un ruolo di traino all’interno del continente africano. Nel “triangolo del mais” (fra la città di Mafikeng, il Lesotho e lo Swaziland) vengono prodotti cereali, poi esportati in tutto il mondo. L’allevamento, cui viene riservata una vasta area dei territori sudafricani, è concentrato sulla produzione di lana di pecora e di pellicce di karakul.

Le esportazioni di legno grezzo, di pini e eucalipti di Mpumalanga e di George, garantiscono poi attività industriali molto produttive per il Paese.

Johannesburg è considerata la capitale economica del paese.

Popolazione sudafricana

Città del Capo

Attualmente il Sudafrica è abitato da 54 002 000 di persone. Tuttavia, essendo un Paese caratterizzato da una crescita demografica molto rapida, si stima che nel 2050 la popolazione potrebbe arrivare a 68.000.000 di abitanti.

Il Sudafrica è un Stato multietnico composto da diverse etnie (nere, bianche asiatiche e miste). Infatti sono quattro le principali categorie etniche riconosciute dalla legge sudafricana (neri, bianchi, “coloured” cioè gruppi etnici di origine mista e asiatici).

La maggior parte della popolazione è costituita da neri bantu (zulu, xhosa, sotho, tswana, tsonga, swazi, venda, ndebele, pedi), mentre i bianchi costituiscono ormai una minoranza (boeri (afrikaner), anglosassoni e una piccola minoranza di portoghesi, tedeschi e italiani).

Dopo il 1995, sia la natalità più alta dei neri che l’emigrazione dei bianchi dal Sudafrica, ha ridotto la percentuale di abitanti bianchi sudafricani a poco più dell’8 %.

Tuttavia i neri risultano essere più poveri sia dei bianchi che dei coloured. Solo gli abitanti asiatici, residenti in Sudafrica, stanno guadagnando nel tempo stipendi più alti.

Il cristianesimo è la religione più diffusa in Sudafrica (soprattutto il protestantesimo, seguito da cattolicesimo e anglicanesimo). Vi sono poi piccole minoranze di islamici e induisti.

Il Sudafrica riconosce 11 lingue, utilizzate dai diversi gruppi etnici. L’afrikaans per i colored, l’inglese per gli asiatici e bianchi, diverse lingue tradizionali dei vari gruppi di etnia nera (tra cui Zulu, Swati, Venda e molte altre).

Storia del Sudafrica

Nelson Mandela

Il ritrovamento in Sudafrica di resti fossili, appartenenti a forme umane delle origini, ha portato a considerare il territorio sudafricano quale luogo in cui la civiltà umana ha avuto inizio.

Il Sudafrica era in origine, circa 10.000 anni fa, abitato dai popoli bolscimani e ottentotti, per lo più nomadi. I primi veri insediamenti furono creati dai neri bantu (zulu e xhosa) nel III-V secolo.

L’arrivo in massa dei colonizzatori europei fu preceduto nel 1487 dallo sbarco in Sudafrica dell’esploratore portoghese Bartolomeo Diaz e dai successivi insediamenti della Compagnia Olandese delle Indie Orientali nel 1652, che portarono alla fondazione di Città del Capo.

I colonizzatori europei (boeri) fondarono poi una comunità indipendente dalla Compagna delle Indie, con una cultura e una lingua proprie, l’afrikaans.

Se furono buoni i rapporti dei colonizzatori boeri con la popolazione indigena locale, non lo furono altrettanto coi britannici che occuparono la Colonia del Capo alla fine del XVIII secolo.

A partire da questa fase i boeri risposero al dominio britannico spostandosi in varie aree del paese e fondando tante repubbliche boere, base per la creazione delle successive repubbliche del Sudafrica (poi confluite nello Stato Libero di Orange, nella Repubblica di Natalia, nella Repubblica del Transvaal, e nello Stellaland). Paul Kruger e Marthinus Wessel Pretorius, furono personaggi chiave di questa fase storica.

Il periodo successivo, tra fine del XIX secolo e l’inizio del XX, fu caratterizzato dalle Guerre anglo-boere, tra boeri e britannici, che volevano il controllo sui giacimenti d’oro presenti sul territorio sudafricano. Conclusesi nel 1909 con la vittoria degli inglesi, queste guerre portarono alla nascita dell’Unione sudafricana (1914).

Il periodo delle due guerre mondiali vide l’Unione sudafricana caratterizzata da una fase di forte crisi interna, con scontri tra i nazionalisti boeri e la rappresentanza britannica.

Seguì, dopo la fine del secondo conflitto mondiale, il periodo dell’Apartheid. Questa politica segregazionista si basava sull’isolamento dei singoli gruppi etnici, promuovendo sostanzialmente l’etnia bianca dei boeri e sminuendo quella dei neri bantu (fu posto loro il divieto di frequentare anche le scuole dei bianchi).

Figura chiave di questa fase razzista fu Nelson Mandela che, forte anche dell’appoggio internazionale che aveva condannato la politica segregazionista sudafricana e il paese all’isolamento, creò un movimento d’opposizione all’Apartheid (l’African National Congress).

Questa segregazione razziale finì con il successore di Botha (sostenitore dell’Apartheid), Frederik Willem de Klerk, che chiamò a collaborare Nelson Mandela. Nel 1991 l’intero sistema della segregazione razziale fu demolito.

Le prime elezioni democratiche del 1994 furono estese a tutte le etnie del Sudafrica. Venne eletto presidente il capo dell’ANC Nelson Mandela, cui successe Thabo Mbeki nel 1999.

Attualmente il Sudafrica è alle prese col pagamento di un grande debito contratto da governi precedenti e nelle zone periferiche grande è la povertà e la mancanza di servizi base, come l’acqua e la sanità e il diritto all’istruzione.

Johannesburg 

Johannesburg

Capoluogo della provincia di Gauteng, Johannesburg, con una superficie di 3.357 km², è la città più densamente abitata del Sudafrica (957.441abitanti). Chiamata anche “luogo d’oro” in zulu per la presenza di miniere d’oro e la sua ricchezza economica.

Nata nel XIX secolo come luogo più importante del Sudafrica per l’estrazione dell’oro, Johannesburg conserva la casa museo di Nelson Mandela, il museo dell’Apartheid e quello di Constitution Hill, dove era situato un carcere poi dismesso. Tutti questi luoghi costituiscono un’importante testimonianza del periodo della segregazione razziale.

Pretoria 

Pretoria Sudafrica

Precedentemente capitale dello stato boero indipendente del Transvaal (tra1860 e 1902), Pretoria, con la nascita dell’Unione Sudafricana (1910) e successivamente della Repubblica del Sudafrica (1961), è stata scelta come capitale amministrativa del Sudafrica.

La città è sede del Governo e, per tale motivo, considerata a livello mondiale come capitale sudafricana, a fini internazionali.

Con i suoi 1.884.046 abitanti attuali, Pretoria fu fondata nel 1855 da Marthinus Wessel Pretorius, cui è dedicato il nome della città.

Pretoria si estende su una superficie di 1.644 km² ed è situata nella provincia del Gauteng e sulle sponde del fiume Apies.

Città del Capo

Table mountain Città del Capo

Con i suoi 433.688 abitanti, Città del Capo è la capitale legislativa del Sudafrica. La città sorge ai piedi di Table Mountain, monte dalla caratteristica forma appiattita, ed è situata sulla costa sud ovest del Sudafrica.

Costituita da un ampio porto alla base del monte, la capitale sudafricana è poi collegata con una funivia alla cima del Table Mountain. Molti turisti ogni anno ammirano il panorama sulla città e sul suo porto dalla cima di questo imponete monte.

Proprio dal porto di Città del Capo partono, inoltre, le barche per Robben Island, sede del celebre complesso carcerario, oggi divenuto museo, dove fu detenuto Nelson Mandela.

Bloemfontein

Bloemfontein Sudafrica

Storicamente conosciuta per essere stata un’importante insediamento Afrikaner e sede di un campo di concentramento britannico costruito nel 1900 durante la seconda guerra anglo-boera, Bloemfontein è situata in una pianura arida dello Stato sudafricano.

Con una superficie di 236,2 km² e una popolazione di 503.000 abitanti, Bloemfontein è la capitale giudiziaria del Sudafrica.

Bloemfontein rappresenta una delle città più popolate dell’intero continente africano, se si considera che oltre agli abitanti dell’area urbana, vi sono anche quelli delle zone periferiche, per un totale di 1.000.000 di persone.

Meta di molti turisti ogni anno è il National Women’s Memorial, dove vengono ricordati i tanti morti del campo di concentramento britannico costruito qui agli inizi del Novecento.

Cultura sudafricana 

Cultura arte sudafricana

Frutto dell’incontro delle diverse etnie che abitano il territorio sudafricano (neri, bianchi e asiatici), la cultura del Sudafrica ha da sempre veicolato i valori di un popolo caratterizzato da secoli di conquiste, lotte e grandi valori.

Tra le tante, la cultura boera ha rappresentato in modo completo i grandi ideali dei secoli che caratterizzarono la conquista delle terre sudafricane. Valori come il pionierismo, il modello patriarcale di famiglia, il patriottismo e molti altri, trovarono espressione nello stile architettonico coloniale del Cape Dutch o nei generi letterari dei Pamphlet d’accusa dei pionieri, contro gli inglesi o gli europei, nemici dei boeri. Durante l’apartheid la letteratura boera ha combattuto contro il segregazionismo.

Esiste anche una letteratura delle culture aborigene delle etnie bantu tramandata oralmente di generazione in generazione. Tra tanti è possibile ricordare Mphahlele, autore di opere della letteratura sudafricana moderna, The African Image (1962).

Nel XX secolo si sviluppa poi una letteratura in lingua inglese di che contribuisce a diffondere una visione romantica dell’Africa, introducendo approfondimenti sociali, in una prospettiva di opposizione ai boeri pionieri. Tra i tanti autori celebre è Nadine Gordimer, Premio Nobel per la letteratura nel 1991.

Tra gli scrittori sudafricani più celebri in occidente vi è John Ronald Reuel Tolkien, nato a Bloemfontein, capitale giudiziaria del Sudafrica il 3 gennaio 1892.

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Fonti