In viaggio in Perù
Viaggio in Perù con Il Filo di Nicky
Paese che conserva testimonianze di antiche civiltà, il Perù e tra le terre che devono essere visitate con un’attenzione particolare alla storia delle origini. Quando le prime popolazioni precolombiane scelsero di abitare in quello che noi oggi conosciamo come territorio peruviano ci misero secoli per costruire una civiltà bene organizzata, che fu in poco tempo spazzata via dall’arrivo dei colonizzatori spagnoli.
Visitare il Perù è anche cogliere la portata di tale cambiamento per le popolazioni locali, che si trovarono di fronte al tentativo europeo di civilizzarle, a loro modo.
Restano, tuttavia, molte le testimonianze conservatesi di quelle antiche civiltà fino ad oggi: dalla città coloniale di Cuzco, ai siti archeologici intorno a Machu Picchu, alla Valle Sacra degli Inca, fino all’antico centro storico di Lima, dove sono custoditi un centro coloniale e una collezione di arte precolombiana.
Anche la conformazione del territorio peruviano risulta essere particolarmente affascinante e varia. Dalle aride pianure lungo la costa affacciata sull’oceano Pacifico, alle alte vette della Cordigliera delle Ande fino alle selve amazzoniche.
Un territorio vario, dal punto di vista paesaggistico e ricco di cultura e storia, che può offrire a ogni visitatore la sensazione di trovarsi immerso in una sorta di “viaggio nel tempo”, attraverso un passato fatto di grandi conquiste coloniali e di enormi soprusi sulle popolazioni indigene.
Perù: cartina
Stato situato nell’America meridionale, il Perù occupa una superficie di 1.285.216 km². La parte occidentale dello stato peruviano si affaccia sull’Oceano Pacifico ed è attraversata dalla Cordigliera delle Ande, che delimita una fascia costiera pianeggiante particolarmente arida, dove sorge la capitale, Lima. Sulla catena delle Ande sorge, invece, la città inca di Machu Picchu.
Nella zona settentrionale il Perù confina con Colombia ed Ecuador, mentre a sud confina con il Cile e a sud est con la Bolivia. La parte orientale del Perù è, invece, confinante con il Brasile.
Caratteristica del Perù è la zona della Sierra regione attraversata da fiumi molto grandi, come l’Ucayali e il Maranon, da cui si origina il Rio delle Amazzoni e costituita da vette alte più di 6000 metri (come il monte Huascaran 6768 m). In Perù è collocata, inoltre, parte della Foresta Amazzonica.
Capitale del Perù
Posta sulla fascia costiera a ovest del Perù, la capitale Lima copre un’area di 2.672 km². La città di Lima è situata dentro una valle creata dal fiume Rimac e si affaccia sull’oceano Pacifico. Costituisce il centro economico e finanziario più importante del Perù ed è anche la città più densamente abitata dello stato peruviano coi sui 9.752.653 di abitanti.
Lima conserva testimonianze importanti della civiltà pre-colombiana. Il museo Larco e il Museo de la Nación, custodiscono oggetti simbolo dell’arte e della storia di queste antiche civiltà. Mentre il centro storico di Lima ospita una cattedrale risalente al XVI secolo e la celebre Plaza de Armas.
Perù: economia
In Perù la maggior parte della popolazione, poco meno della metà, vive in condizioni di povertà sebbene lo stato peruviano possegga importanti risorse minerarie (tra cui rame, argento, oro) ed energetiche (come il petrolio), seppur poco sfruttate. Anni di crisi economiche e la devastazione provocata nel 1998 da “El Nino” hanno infatti azzerato la crescita economica dello stato peruviano.
Tuttavia il XXI secolo ha visto una ripresa economica del Perù. Oggi l’economia peruviana si basa soprattutto sull’allevamento di lama e pecore nelle aree della Sierra, sulla coltivazione di prodotti che esporta in tutto il mondo (mais, patate, carciofi e asparagi), sull’esportazione dei prodotti della pesca (farina di pesce, sardine, acciughe).
Il settore produttivo e industriale si concentra soprattutto sulla produzione tessile, metallurgica, alimentare e di tabacco, con esportazioni concentrate verso Europa, Stati Uniti e in misura minore verso i paesi asiatici.
Perù: popolazione
Coi suoi 31.000.000 di abitanti, la popolazione peruviana presenta al suo interno diverse etnie (europei, africani, asiatici e amerindi), frutto della colonizzazione spagnola dello stato peruviano nel XVI secolo e della successiva immigrazione europea, africana, araba, giapponese dei secoli successivi.
La zona costiera ospita la maggior parte della popolazione peruviana, più della metà, mentre il restante abita tra la zona della regione andina e quella della Foresta Amazzonica.
Lo spagnolo è la lingua più parlata dalla popolazione peruviana, ma vi sono anche minoranze linguistiche quali la lingua quechua o l’aymara. La religione cattolica è la più diffusa in Perù, ma coesistono minoranze di evangelici e di altre confessioni religiose.
Storia del Perù
Circa 32.000 anni fa si insidiarono in Perù le prime civiltà precolombiane (quella Caral è una delle più antiche al mondo). Tra 300 a. C e 600 d. C. si consolidarono, invece, culture locali, tra cui quella Moche.
Nel XIII secolo l’affermarsi dell’Impero Inca e della città di Cuzco, portò il Perù a raggiungere un enorme sviluppo commerciale. Quando i conquistatori spagnoli giunsero in Perù, nel XVI secolo, posero fine all’Impero Inca e spazzarono via ogni tradizione in esso presente, istituendo nel 1542 il Vicereame di Castiglia.
Il Perù ottenne l’indipendenza dai conquistatori spagnoli solo nel 1821, con il generale José de San Martín, al comando della Spedizione di Liberazione del Perù proveniente dal Cile. L’indipendenza del Perù venne, tuttavia, ufficializzata soltanto sotto il comando di Simón Bolívar, nel 1824, quando il Generale Antonio José de Sucre sconfisse le truppe spagnole nella Battaglia di Ayacucho.
Nel frattempo le missioni gesuite fondate in Perù a partire dal XVII secolo avevano portato avanti il loro progetto di “civilizzazione” della popolazione indigena
Nel quadro delle guerre di emancipazione ispano-americana (1808-1829), combattute tra colonizzatori spagnoli e colonie, il Perù riuscì, dunque, a ottenere l’indipendenza, ma le sue basi culturali furono fortemente minate dall’avvento degli spagnoli. Dopo il Perù lo stesso obiettivo venne raggiunto da altri paesi dell’America latina (tra 1811 e il 1903).
Dopo anni di contese territoriali coi paesi limitrofi, vi fu l’emanazione della prima Costituzione democratica nel 1860, promulgata da Ramón Castilla, e il Perù fu interessato da un’ondata migratoria dall’Europa.
Nel XX secolo furono instaurate in Perù una serie di dittature militari, finché divenne presidente Manuel Prado Ugarteche, mentre nel 1948 andò al potere Manuel Arturo Odría, con un colpo di Stato. Dal 1980 si sono registrate diverse tensioni e scontri tra stato peruviano e gruppi armati di sinistra (MRTA e militanti maiosti di Sendero).
Alberto Fujimori, eletto per due volte presidente del Perù (1990 e 1995) affrontò diversi scontri con l’Ecuador per contese confinarie che terminarono nel 1998. Influenzando i mezzi di comunicazione il presidente Fujimori tenterà più volte di farsi rieleggere, ma nel 2000 rinuncerà alla presidenza in occasione di un viaggio per un summit internazionale nel Brunei e nel 2002, verrà eletto presidente Alejandro Toledo Manrique. Nel 2006 Alan García salì al potere.
Oggi il Perù è una Repubblica presidenziale, con a capo il presidente Martin Vizcarra, che nonostante le tante difficoltà può essere considerata come un’economia emergente, in via di sviluppo.
Città: Perù
Lungo la costa sono collocate le città peruviane più popolate: Lima, Piura, Ica, Chiclayo, Trujillo, Chimbote. Lima, la capitale, conserva al suo interno un centro coloniale e una collezione di arte precolombiana.
Poco popolate sono, invece le città situate nelle zone della Foresta Amazzonica (Iquitos, Pucallpa, Tarapoto, Juanjuí) e della regione andina (Cuzco, Arequipa, Cajamarca, Ayacucho).
Sulla catena delle Ande sorge Machu Picchu intorno alla quale vi sono importanti siti archeologici, la Valle sacra degli Inca, il Cammino degli Incas e la città coloniale di Cuzco.
Cucina del Perù
Tra i piatti tipici dello stato peruviano vi sono la cavia al forno, che è un porcellino d’india cucinato secondo le usanze locali, alla griglia o fritta. Oppure altre tipologie di carne come le ají de gallina (crema composta da gallina cotta in una pentola con aggiunta di il brodo), l’anticucho (spiedino in bamboo o metallo sul cui sono infilzate fette di cuore di mucca, cucinate alla brace o in un tegame) e il lomo saltado (piatto a base di carne di manzo tagliata a striscioline e saltata in padella con cipolle e peperoni).
Tra i contorni celebre è la papa a la huancaína (salsa di peperoncino giallo con latte, olio e formaggio fresco servita sopra patate bollite).
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Cultura del Perù
Secoli di storia caratterizzano il territorio peruviano, rendendolo una sorta di “museo a cielo aperto”.
Sono molti, infatti, i luoghi riconosciuti quali patrimoni Unesco e visitati ogni anno da milioni di turisti. Dall’antica città di Cuzco, al complesso di religioso Machu Picchu, fino al centro storico di Lima e alla città sacra di Caral, il Perù conserva molte testimonianze storico-artistiche delle antiche civiltà che abitarono questo territorio nei secoli.
Frutto di secoli di colonizzazione spagnola e d’immigrazione europea, il Perù è uno Stato multiculturale, caratteristica quest’ultima visibile anche nella tradizione musicale peruviana, espressione dell’unione di diverse culture indigene ed europee (civiltà Caral pre-Incas, la civiltà Mochica, Incas, aymaras, gruppi amazzonici, spagnoli, africani, asiatici). Strumenti musicali e danze popolari sono espressioni di questa fusione interculturale che è giunta fino ai giorni d’oggi.
Attualmente, in ambito musicale sono celebri i nomi di Juan Diego Flórez, illustre tenore di musica lirica considerato degno erede del maestro Luciano Pavarotti, e Enrique Pinilla che ha fondato a Lima l’Escuela Superior de Cine y Televisión.
Il Reggaeton, il l’hip hop, la samba, il Merengue, l’afro-peruviano e il rock sono, inoltre, tra i generi musicali più gettonati dalle giovani generazioni in Perù.